Come sono stati definiti gli archetipi del tempo dalla filosofia greca e dal cristianesimo, fino all’epoca della rivoluzione russa, una breve storia che si affaccia nell’abisso dell’infinito
Archivio articoli per il tag: Cultura - pagina 745
Le scorciatoie del baco
Sì, viaggiare (nel tempo)A spasso tra cunicoli e «wormhole», Everett e Roman raccontano in modo chiaro e mai banale le teorie della relatività
La fabbrica delle vocazioni
Prosperi ricostruisce la storia collettiva dei gesuiti, l’ordine basato sulla chiamata divina e sull’obbedienza per salvare la Chiesa
L’altruismo del narrare
Natalia Ginzburg: dare voce a chi non ha voce e illuminare zone inesplorate della realtà
É meglio essere Coelho o è meglio essere Kafka?
A una certa età ci si può anche rilassare, ma un aspirante narratore può chiedersi se valga la pena scrivere romanzi così così che leggono tutti O capolavori assoluti che rimangono senza pubblico.
Aiuto, il 5×1000 mi procura irrimediabili sensi di colpa
I giorni dell'anno sono questi: ogni pagina di giornale, ogni cartellone pubblicitario, ogni sala cinematografica e ogni rete televisiva mi chiede — giustamente, legittimamente, doverosamente — la mia quota di tasse per la sua causa — giusta, legittima, doverosa. La lotta contro una o l'altra malattia, la sopravvivenza di una biblioteca, la cura di un giardino, l'assistenza ai bambini o agli anziani o ai poveri del Terzo Mondo. Sono tormentato. E ogni anno non so cosa fare. Perciò propongo devoluzioni obbligatorie.
Si fa presto a dire famiglia
La vita umana non è la vita di una pianta o di un animale ha bisogno di casa, radici, appartenenza non si accontenta della biologia, si nutre dell’amore dell’Altro, esige di essere riconosciuta
Che faccia hai?
Le parole non possono descrivere l’indescrivibile, ma per ogni Lolita o don Abbondio accade una magia
Natalia Ginzburg Lessico giovanile
La scandalosa diversità della Ginzburg
Europa, il futuro che ci chiude fuori
Nel nuovo romanzo Qualcosa, là fuori, edito da Guanda, Bruno Arpaia immagina un continente desertificato e profughi in marcia verso una Scandinavia blindata