«La ludoteca di Babele» di Stefano Bartezzaghi è anche un ironico manuale di stile, oltre che un trattato di economia politica
Archivio articoli per il tag: Cultura - pagina 713
I luoghi dell’economia nel Medio Evo
Le radici del pensiero economico moderno
Se il martirio è un’icona culturale
Il suicidio per la jihad
Come liberarsi dall’eterna paura di perdere Eva
Per secoli l’immaginario maschilista è stato dominato dall’idea della verginità della donna. Per Freud in realtà si tratta di un atteggiamento nato dal timore del mistero racchiuso nella femminilità e dall’ansia di possesso. Ma si tratta di un’illusione, perché è solo l’amore a rendere illibato il corpo di chi ama
Il geloso vorrebbe possedere la storia, la memoria tutta la vita dell’oggetto amato Essere stato il primo significa essere stato e restare l’unico , cercare di non essere lasciato
Il caffè. La bevanda dal fascino discreto che rivoluzionò l’Europa.
Antidoto agli eccessi alcoolici, stimolante sul lavoro: così un alimento antico si trasformò in simbolo dell’etica protestante. E di democraziaLa bevanda dal fascino discreto che rivoluzionò l'Europa
Le solite passeggiate in riva al mare, fra topless, tatuaggi e burkini
La questione del costume da bagno sul mar Adriatico. Viene voglia di urlare: togliti quella roba bagnata, sdraiati al sole, molla i bambini a tuo marito. Ma sarebbe sbagliato, giuridicamente insostenibile, e perfino dannoso, desiderare le multe: quelle donne resterebbero segregate in casa
Roma smitizzata, fin troppo
I momenti fondanti della nostra civiltà, oltre la scorza di vecchie versioni scolastiche
La duplice vita del profeta dei neutrini
Bruno Pontecorvo tra scienza e misteri
Ma io ci credo ancora Non esistono altre vie per raccontare l’uomo
"Da alcuni secoli c'è un evidente bisogno di riconoscersi tra le pagine di una storia inventata"
Processo al romanzo
II genere letterario per eccellenza è dato periodicamente per finito I critici si dividono tra gli apocalittici e i sostenitori della vitalità della narrazione C'è chi assicura che tutto si è concluso già dopo Kafka e Joyce e quelli che trovano in autori come Franzen la conferma di un potenziale vivo da esprimere