«A che servono i Greci e i Romani?» (Einaudi), del latinista Maurizio Bettini,
si pone il problema di come far capire ai giovani l’utilità della cultura classica
Archivio articoli per il tag: Cultura - pagina 687
Adriano, imperatore e icona pop
Nel 117, 1900 anni fa, iniziava il suo regno, che fu segnato da un rigoglioso fiorire delle arti e dei costumi e dalla consapevolezza che la cultura è il motore dell'economia
La rivoluzione non è finita
In un mondo unificato dal mercato globale, la malinconia ha ormai avvolto il concetto stesso di politica e l'ipotesi di un sommovimento radicale sembra improponibile. Eppure l'anniversario dell'Ottobre rosso ha riportato la questione al centro del dibattito intellettuale. Il progetto leninista di una liberazione degli sfruttati da realizzare accelerando lo sviluppo tecnico risulta però del tutto inadeguata, mentre riprende quota la visione di Walter Benjamin, che invocava un «freno di emergenza» per interrompere la corsa catastrofica del falso progresso. Si confrontano oggi almeno tre impostazioni differenti: Etienne Balibar chiede più democrazia, Slavoj Zizek vuole rivisitare il comunismo, David Graeber propone «spazi autonomi», forme alternative in cui costruire una nuova convivenza. Insomma, la «vecchia talpa» di Karl Marx continua a scavare e può riservarci notevoli sorprese
Scienziato con l’anima
Aristotele Osservare per capire
Da Platone a Einstein la vera scienza è dialogo
Sapere fondato sul confronto
Il sisma che fece nascere i Comuni
Creatività istituzionale
Un medico in salute Galeno (129-201)
Il più prolifico scrittore dell'antichità non fu un poeta sfaccendato o un presuntuoso maestro di scuola, bensì un medico alle prese con la sua professione, che aborriva le chiacchiere retoriche «simili ai gracchi e ai corvi» e prestava cura e attenzione «solo alla verità».
L’etica della vulnerabilità
Approccio relazionale. Catriona Mackenzie
Noi, fatti solo di materia
Giacomo Leopardi, la diagnosi dei tempi moderni
Fatti alternativi
Accertare la verità di una circostanza è molto importante ma non sufficiente, notavano Pericle e Protagora, perché ogni evento si collega ad altri e la realtà è sempre plurale Questo permette ai manipolatori di alimentare equivoci e diffondere falsi. Occorre dotare le persone di strumenti adatti per giudicare quello che viene loro raccontato