Laura Accerboni. L'ultima raccolta dell'autrice genovese ritrae un mondo asfittico e instabile dove le angosce occupano lo spazio e si è persa la fiducia anche nelle nella possibilità di condividere un significato
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La mia post-verità molto prima del web
Torna al cinema, restaurato, «Sbatti il mostro in prima pagina», film del 1972 di Marco Bellocchio. Il regista: «La manipolazione dei fatti, un tema attuale già allora»
Le rovine della guerra
Il dramma indicibile e incancellabile di vittime e sopravvissuti
Prima il dovere, poi (forse) il piacere
Max Weber notò che la gratificazione differita è un pilastro del capitalismo. Una promessa che oggi non convince più
Quel gioco dei ruoli tra sesso e potere
Giulia Sissa individua nella metamorfosi la sfida della differenza focalizzandosi sul genere, una parola che descrive ruoli e identità ma anche disparità e discriminazioni
Ti parlo con la tua lingua
La guerra, prima ancora che militare, è un conflitto culturale e dialettico. Perciò un docente ha riunito a Tel Aviv giovani di lingua ebraica (che hanno letto il palestinese Darwish) e altri di lingua araba (che hanno letto un’ opera sulla Shoah) in cerca di nuove vie per dialogare. È andata bene
Gide e Valery: diversi eppure così amici
Quella dei due scrittori fu un'amicizia lunghissima, senza smarrimenti e senza scontri. Il loro carteggio che si estende dal 1890 al 1943, spalancando due guerre mondiali, passioni, speranze e delusioni, e ora in italiano
L’ebreo errante? Non è neppure ebreo
Il volume miscellaneo curato da Franceschini e Grazzini finalmente fa luce su uno dei miti più pericolosi e ambigui della storia europea. Con alcune sorprese, a partire dal fatto che nelle antiche attestazioni gli ebrei non c'entrano
Le voci degli italiani al Quirinale
Michele Ponzani ha esaminato le parole scritte ai capi di Stato da donne e uomini comuni in cerca di ascolto: un ritratto corale del paese
Sfumature di nero piene di luce
Uscì negli Stati Uniti nel1937, la sua stessa lingua ci riporta a un Paese che non parla più così: «Con gli occhi rivolti al cielo» di Zora Neale Hurston, un’antropologa, è un inno alla libertà e alla forza delle donne (afroamericane e no)