Sebastian Barry utilizza lo schema del poliziesco per denunciare le violenze del clero su bambini e donne e la connivenza della Chiesa
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Mangiava tutto, anche la storia
A.K. Blakemore affronta in chiave romanzesca la vicenda reale di Tarare, ragazzo che nella Francia a ridosso della Rivoluzione diventa celebre perché è in grado di ingurgitare qualunque cosa: anche oggetti. Una potentissima metafora
Romanzo (vero) di una famiglia
Partendo da Cividale del Friuli, la filosofa Rosy Braidotti ricostruisce la saga di un numero di parenti sparsi in tutto il mondo
L’infanzia del dottor Malempin
In questo Simenon tutto da riscoprire un medico al capezzale del figlio ricorda turbamenti e traumi del passato
L’apostolo delle genti ci cammina incontro
San Paolo. Nel suo nuovo libro, che anticipiamo, Ravasi interpella il presente attraverso il profilo bifronte del teologo e del pastore e grazie a una vasta mappa documentaria sulla vita iniziata a Tarso e conclusasi a Roma
Richard Ford uno di famiglia
Alcuni scrittori invecchiano con noi. Sono nostri fratelli, amici d’infanzia. Lui, e con lui Frank Bascombe, hanno qualcosa di luminoso: sanno che non ci sono premi di consolazione
Giovanni, il discepolo più amato per il più “ebraico” dei Vangeli
Il saggio di Giulio Busi sulla teologia politica dell'evangelo ritenuto più evasivo nei confronti del mondo
Friedrich von Hayek e il “miraggio” della giustizia sociale
Non è possibile ascrivere agli esiti sociali derivanti dall’interazione di milioni di azioni congiunte di soggetti che cercano di perseguire il soddisfacimento dei loro bisogni individuali le stesse proprietà di giusto o sbagliato che si potrebbero ascrivere alle azioni dei singoli
Natura immorale
La natura può essere una fonte di norme per la condotta umana?
Che mestiere è la suora
«Quasi settant’anni fa in "Clausura", Sergio Zavoli mostrava un interesse laico, lucido, autenticamente curioso rispetto alla scelta di prendere i voti e rifiutare il ritmo rapinoso della modernità. È un interesse che condivido. Tempo fa, proprio qui sul "Post", avevo intervistato mariti e mogli di lungo corso. Ho pensato di fare un lavoro simile con chi consacra la propria vita e ho scoperto che nella mia "bolla" (tendenzialmente laica, di sinistra, intellettuale) molti avevano rapporti di profonda amicizia con suore. Ho contattato così, via WhatsApp, Suor Agnese, Suor Claretta e Suor Maria, che appartengono a ordini diversi, vivono in città diverse e lavorano però nello stesso ambito. Tutte e tre hanno avuto la generosità di aprirsi alle mie domande»