Nel luglio del 1959 un ventiduenne Carmelo Bene, insieme all’amico Alberto Ruggiero, riesce a ottenere un incontro con Albert Camus. Un libro racconta il periodo tra il 1959 e il 1979. L’idea che l’arte debba essere contro tutti i regimi e, soprattutto, contro coloro che la piegano ai loro fini
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La grammatica a scuola serve?
Riflessione in tre puntate. La prima è dedicata a quanto sono capaci gli studenti italiani di leggere e capire testi. La grammatica li aiuta a capirli o no? [1]
Siamo umani. Speriamo
Un filosofo riflette su uno dei sentimenti più sfuggenti. La fiducia nel futuro è un dono oscuro, ma è ciò che ci distingue dai computer
Nelle grandi opere ci sono i segreti dell’economia
L’interesse della letteratura per "i conti" esiste da sempre, perché permette agli autori di svelare i contesti e i volti dei loro personaggi
Un’idea sbagliata di libertà
La libertà d’espressione è una questione di norme sociali ed equilibri legali. Non è un diritto assoluto, tranne che nella mente di libertari come Elon Musk
La guerra ferisce prima e dopo
Alessandro Perissinotto si ispira a cruenti fatti reali, con un inizio agli albori del fascismo, per intrecciare una complessa saga familiare. Ci sono personaggi ben riusciti, divagazioni letterarie (servivano?), un efficace ritmo da storia gialla
Le notti elettriche e le parole di Milano Il neon come metafora
Giusto 25 anni fa si spegnevano le insegne luminose di Palazzo Carminati, di fronte al Duomo. Slogan e simboli che avevano dato un’identità moderna e diversa alla città. Come si accorsero fin da subito i poeti
Grottesca e borghese La mafia di «Iddu»
È uno dei cinque filmi taliani in concorso a Venezia: terzo capitolo della «trilogia nera siciliana» dei registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. «Lui» è Messina Denaro (in scena Toni Servillo e Elio Germano), «un iper-narciso criminale»
Il futuro che potevamo avere
Negli anni sessanta un collettivo di programmatori e attivisti statunitensi immaginò per l’informatica uno sviluppo molto diverso da quello che siamo arrivati ad accettare come l’unico possibile
In fuga dai familiari
Dopo un anno di assistenza ai minori e anziani, si coltivano speranze di riposo. Ma i familiari sono come i boomerang: più li lanci lontano più ti tornano addosso