«Desideravo da anni andare a Klagenfurt, per quella mia fissazione di fermarmi davanti alle tombe delle scrittrici e degli scrittori che ho amato e parlar loro nella mia testa, ma accanto alle loro ossa, anzi alla polvere che sono tornati a essere. Volevo vedere dov’era nata, Ingeborg Bachmann, perché sempre voglio vedere il luogo di nascita di chi amo, soprattutto se lo ha abbandonato, se lo ha perduto. Sembra una scelta sua, invece è stata la Storia a decidere quell’esilio. Anche mio padre è un esiliato, come me. Anche per noi è stata la Storia a scegliere – ma chi la chiamerebbe così»
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La morale aperta delle origini valdesi
Luigi Comencini. Mentre è nelle sale il film su di lui della figlia Francesca, un ritratto di un vero artista che amava il pubblico: le sue opere guardavano ai bambini e alla realtà del nostro Paese
L’attesa del Regno dei cieli è nell’arte del diminuire
Economia narrativa/3 - L’intera esistenza di un cristiano, dice il Celestino V di Silone, ha uno scopo: diventare semplice
La marcia globale di Pechino
Equilibri geopolitici. Elizabeth Ingleson spiega come si è attuata, a partire dagli anni ‘70, la graduale convergenza della Cina nel mondo capitalista
Se otto miliardi vi sembrano pochi
Demografia. Mentre nei Paesi benestanti si discute di denatalità, il pianeta è sovrappopolato. E l’aumento della popolazione mondiale provoca difficoltà economiche e tensioni sociali
Raccontare la trama della Bibbia? Serve lo sguardo di un bravo cronista
Perché Il Dio dei nostri padri di Aldo Cazzullo è un fenomeno editoriale
Vedi quella brava gente? Ecco, in realtà sono mostri
Il primo romanzo di Shirley Jackson uscì nel1948. Conteneva già l’universo della casalinga americana che per sopravvivere in una società ultraconformista s’inventò scrittrice: dietro le quiete apparenze, l’orrore non ci dà scampo
E Truffaut disse: che brutto il mio film
La vita del cineasta, grande archivista di sé stesso, torna sullo schermo nella rassegna romana. E un libro raccoglie la sua lezione
Leggete «Mein Kampf» E capirete meglio Putin
Cent’ anni fa, imprigionato nella fortezza di Landsberg, Adolf Hitler dettò il libro— sgrammaticato e respingente —in cui esponeva i suoi propositi e che sarà pubblicato nel1925.Vincenzo Pinto, che ne ha curato l’ edizione critica italiana, sostiene che quel testo contorto è un classico di retorica politica. Oggi è molto diffuso nei Paesi arabi, dove è letto come un manifesto antiimperialista e antisemita. Mentre l’interesse del Führer per le comunità tedesche fuori dai confini del Reich ricorda l’ analoga linea di Mosca oggi
La storia del bambino che non c’è
Per il nuovo romanzo Fernando Aramburu attinge da un fatto di cronaca dei Paesi baschi: l'esplosione in una scuola pubblica di fortunella il 23 ottobre 1980