Il mestiere dello stroncatore

La recensione che demolisce un romanzo — atto di volta in volta rancoroso, complottista, apocalittico; oppure, viceversa: curato, onesto, necessario; ma sempre gustoso com’è gustosa la maldicenza — è quasi sparita dalla circolazione. Forse a causa della natura promiscua e confusa di ciò che resta della cosiddetta società letteraria. Una bieca questione di buon vicinato. Prodursi in una critica negativa espone all’ esecrazione dell’ambiente: se fai lo scrittore rischi di passare per invidioso; se ambisci a diventare scrittore meglio evitare preventivamente di farsi dei nemici; a questo si aggiunge l’opportunismo di chi non vuole avversari illustri. Eppure... è un peccato

Alice Walker. Black Lives Matter ha fallito

Il 13 luglio 2013 un tribunale della Florida deliberò che George Zimmerman non era colpevole dell’omicidio del diciassettenne nero Trayvon Martin, a cui aveva sparato mentre faceva una ronda di quartiere. Dopo la sentenza, sui social comparve un hashtag poi diventato un movimento nazionale e mondiale. E un decennio dopo? «Gli Usa non sono cambiati», dice l’autrice de «Il colore viola». «Gli attivisti degli anni Sessanta avevano valori spirituali, ora quella purezza manca. Persa l’eredità di Obama, Joe Biden vada in pensione»