La scrittrice coronata quest’anno dal Nobel è coreana, di un paese che non ha mai avuto prima un Nobel, ed è brava, anzi è molto brava e il Nobel lo ha meritato. Dopo il primo tradotto, “La vegetariana”, arriva per Adelphi “Non dico addio”.
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Gary Oldman Anche Bugs Bunny mi può ispirare
Favoloso interprete di personaggi reali (Churchill) o immaginari (il Dracula di Coppola), è John Cheever in «Parthenope» di Paolo Sorrentino. Qui svela tutto
Innocenti e no, grovigli di famiglia
Il bene e il male hanno confini incerti quando si tratta di legami di sangue, e Linda Ferri affronta una complicata vicenda —padre toscano morto troppo presto, madre americana d’origine molisana, cinque bimbi—fino a riuscire a elaborarla
«Ci vediamo sotto il noce» Tutti i luoghi delle streghe
Marina Montesano, docente di Storia medievale, propone un viaggio in Italia per indagare un fenomeno che in Europa ha provocato sessantamila condanne a morte. E tre intellettuali olandesi auspicano un monumento alle vittime
Omero è esistito e abitava proprio lì
Un volume di Robin Lane Fox, docente emerito a Oxford di Storia e Letterature antiche, ribalta decenni di studi. L’ autore dell’Iliade non sapeva scrivere, recitava cantando e viveva in una città che gli Ittiti chiamavano Wilusa (Ilio, Troia). La prova? Guardate su You Tube
Margaret Atwood Nel condominio del lockdown
La scrittrice canadese ha curato con Douglas Preston un romanzo collettivo che è una raccolta di racconti, un «Decameron» del XXI secolo. «Ma io sono stata solo un’ esca», scherza. Poi parla di narrativa, presidenziali Usa, cambiamento climatico, diritti delle donne
Anna Karenina è stata assassinata Ecco il colpevole
A cinquant’anni dalla prima edizione in rivista, arriva in libreria l’indagine di Nadia Fusini sugli «omicidi bianchi nei romanzi dell’800». L’eroina di Tolstoj? Emma Bovary? «Non furono suicidi, ma delitti preterintenzionali e dolosi»
Una nuova grammatica italiana è possibile
Idee per la scuola. Una serie di articoli di Mirko Tavoni sulla rivista online de «il Mulino» rimette in discussione il modo in cui la disciplina è stata insegnata. E propone un’alternativa concreta
Carbonara, a chi rompi le scatolette?
Indovina chi sviene a cena. Heinz commercializza la (discussa) ricetta in lattina. Scotta, senza uovo, ma costa poco, è veloce, ottima per il mercato anglosassone. Ma è utile indignarsi per il prodotto o c’è da fare una riflessione più ampia?
Forse siamo tutti un po’ terrapiattisti
Globalizzazione. Secondo Oliver Roy viviamo in un marasma di cucina, culti e riti: un fenomeno degli anni 60 partito con la desocializzazione la deculturazione fino al trionfo delle sottoculture