La coppia (anche nella vita) di economisti ha esaminato i risultati elettorali in tutta la Francia dal 1789 e ha concluso che la frattura politica tra mondo rurale e città di oggi è reversibile. Ecco perché ha formulato una nuova categoria, la «geoclasse», che incrocia disuguaglianze sociali e territoriali: «Europa e sinistra hanno sbagliato»
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L’Inghilterra operaia uccisa dal thatcherismo
Nel romanzo «working class» di Anthony Cartwright parlano un bambino di nove anni e un adulto, che sono la stessa persona a distanza di anni. Pur in modi diversi, giungono alle medesime conclusioni sui guasti causati dalla Lady di Ferro
Il divorzio tra news e social media
Ben Smith (una vita a occuparsi di informazione: «New York Times», «BuzzFeed», «Semafor») ha scritto un saggio su come cambia il giornalismo. Lo abbiamo incontrato. «Servono marchi di fiducia nell’era dell’Intelligenza artificiale»
Ho patito la religione che separa
L’ebraismo, l’attivismo, la scrittura: parla Diane Williams, allieva di Philip Roth
Il flaubertiano Truman Capote
Ha potuto contare su una biografia ricca di spunti, imprevisti, trame. Ha scritto capolavori epocali che stanno a una distanza siderale: «Colazione da Tiffany» e «A sangue freddo». Eppure ha affrontato forma e stile con una tale ferocia
Alla conquista del far west lunare
Cosmo. Tre missioni nei primi due mesi dell’anno testimoniano il rinato interesse per l’esplorazione del nostro satellite. Ma che lo spazio deve essere soprattutto una palestra per l’umanità, dove provare le strategie dell’economia circolare
L’ansia tellurica di «padre padrone»
Gavino Ledda. A cinquant’anni dalla pubblicazione, il libro, di cui Carlo Ossola ci anticipa la premessa, resta nodale per il tema dell’emancipazione attraverso lo studio e si interroga sulla «rinascita» in un mondo più equo e libero
Hybris: l’attualissimo delirio di onnipotenza
Già i greci lo consideravano il più grave peccato dell’uomo
Lucarelli e Ferragni a vaso aperto
L'insegnamento della filosofia contro i facili accanimenti
Sul pianerottolo con il postumano
Due vicini di casa incarnano, in quello che Walter Siti assicura sia il suo ultimo romanzo, due poli opposti: uno, vedovo e cardiotrapiantato, arranca verso i settant’anni; l’altro, ventenne, vuole smaterializzare il mondo per via tecnologica