Pontecorvo e Bertolucci, Magnani e Loren, liti e gelati: la star nel nostro cinema
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Marlon Brando Il divo che incarnò l’America
Cent’anni dalla nascita, venti dalla morte dell’attore che ha saputo interpretare — non solo a teatro e al cinema, ma con la vita — i grandi conflitti del suo Paese. Capace di affrontare qualsiasi ruolo a patto di essere diretto da un professionista alla sua altezza, dato per spacciato e risorto più volte durante la carriera (grazie anche ai personaggi negativi, da don Vito Corleone del al colonnello Kurtz di fu la seconda o terza scelta (e la fortuna) di molti cineasti. Qui un regista ne illustra il mito. Spiegando perché fu davvero «larger than life»
Cinquant’anni di Radio libere
«Bastava un giradischi, qualche pezzo di carro armato e voglia di fare casino»
Inutile essere giovani se gli adulti non si arrabbiano
Elia ha 18 anni, da un paesino del profondo nord guarda al mondo
Seattle Cosa resta del sogno
Negli anni 90 divenne l'epicentro dell'american dream. La capitale della musica e della tecnologia. Da Bill Gates ai Pearl Jam: se ne sono andati tutti
Generazione X Nati alla fine della storia
Sospesi a metà tra il boom economico e il 2000, i coetanei di Kurt Cobain sono i primi a conoscere il lavoro precario e il tramonto delle ideologie
Il rimorso di Sloterdijk Da filosofo piromane a salvatore del mondo
Un atto di accusa contro chi ha usato male il dono di Prometeo
L’Antigone equivocata
Classici. Eva Cantarella legge la tragedia attraverso la lente del diritto e compie così una fondamentale operazione critica che restituisce una donna assai diversa dall’eroina romantica, dal mito
La prosa dei poeti Dylan Thomas sa che la terra è carne
L’autore gallese considerava le storie brevi parte dello stesso universo dei versi. E tutte insieme sono quasi un romanzo
Marx, la giustizia e la contraddizione finale del comunismo
Una volta realizzato il comunismo, secondo il filosofo che lo teorizzò, non si potrà dire che i cittadini considereranno tale società una società giusta. Perché il senso di giustizia non avrà, allora, più ragione di essere