Oggi la felicità è forse la merce più pervasiva della nostra economia e uno degli strumenti più efficaci dell’ipercapitalismo per alimentare se stesso.
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Così il vento di Facebook ha alimentato il populismo. Cosa è andato storto?
Dal massacro dei rohingya in Myanmar alla «guerra algoritmica cognitiva»: il nuovo algoritmo sul social di Zuckerberg doveva incoraggiare «le interazioni sociali più significative» ma è diventato un pericolo per la democrazia
Gustavo Zagrebelsky. Vedo il passato in guerra con il futuro
Militare, commerciale, culturale, contro l’ambiente, contro il genere: i conflitti in corso sono tanti. E il nemico, secondo il costituzionalista, è il modello di pace e di dialogo democratico
Così scoprimmo che auto e tv non sono tutto
All’inizio bastava il cibo. Poi l’idea di «qualità della vita» si è evoluta oltre i beni materiali
Gli immigrati in catene e la normalità del male
Il manifesto della nuova disumanità
Cittadini-soldati contro Big Tech
Viviamo un tempo accelerato, segnato da una relazione perversa tra tecnologie digitali e Stati sempre più autoritari. La studiosa Asma Mhalla dedica un saggio a questa Tecnopolitica (e ai suoi rischi). «Per controbilanciarla serve il Big Citizen, consapevole di combattere una guerra invisibile, costante, a manipolazione e propaganda»
Così l’odio è diventato la risposta immediata
La risposta come reazione aggressiva sta diventando sempre più diffusa, con l’aiuto anche dei social in cui i commenti si caratterizzano sempre più ostili e intolleranti.
Basta con la vendetta o non ci sarà futuro
Lo scrittore Roy Chen racconta da Tel Aviv i lutti, il boicottaggio, il suo dolore per le vittime di Gaza. «Il dialogo dovrà essere riaperto, riconoscendo in primo luogo le colpe reciproche»
Israele perde la pace. E l’ anima
Daniel Bar-Tal, docente di Psicologia politica a Tel Aviv, coscienza del Paese, pubblica un saggio sul «Conflitto intrattabile» con i palestinesi e lo presenta in Italia. «Siamo ostaggi di Netanyahu e di chi predica l’ ebraicizzazione dei territori occupati»
Orban, Bibi e il gran rifiuto all’Aja così si minacciano i diritti umani
La Corte penale internazionale è tesa a distinguere i crimini assoluti da tutti gli altri