Mia cugina Karina ce l’ha fatta: abita vicino a Francoforte e si comporta come se fosse stata battezzata direttamente da Thor e da Odino al comune di Valhalla.
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L’amore che Germaine Greer dichiarò a Martin Amis, in un quaderno
“Il desiderio di te mi rende disarmata”. Lei era innamorata di lui, era all’aeroporto di Heathrow, in attesa di partire per Boston, l’inizio di un tour di conferenze negli Stati Uniti e in Canada, aveva aperto un quaderno e cominciato a scrivere al suo amante. Aveva ripreso in mano quel quaderno molte volte, poi, e ogni volta aggiunto qualcosa
Parole chiare sull’Europa
Superare pregiudizi e buonismi eccessivi
Natale di canto e disincanto
Babbo Natale esiste finché ci si crede, poi svanisce. Ma l’età adulta non vincerà mai su di noi
Quando il dono diventò la base dell’economia
Cent’anni fa l’antropologo Malinowski scoprì una società aborigena fondata sulla generosità
I 90 anni della «Corazzata Potëmkin»
Fantozzi al Cineforum
Quell’eterna utopia che ci permette di continuare a vivere
Viviamo nella continua attesa del futuro
II sillabario di Ainis: In Italia ogni 20 anni una marcia su Roma”
II giurista Nell'ultimo suo libro, "L’umor nero", il Paese visto attraverso la lente del diritto. Che riflette il (ri)sentimento del suo popolo
Viva è la fatica dell’attesa
Se il tempo della giustizia di Elohim esiste davvero, deve inserirsi dentro il nostro tempo mortale. Perché se non è dentro i nostri tempi, sarà solo fuori tempo e quindi non utile per migliorare la condizione e la giustizia della nostra vita.
Licio Gelli, la P2 e l’eterno partito italico della “bistecca”
La scomparsa di Licio Gelli, "il grande venerabile" della loggia massonica segreta P2, lascia in sospeso il dubbio: come è stato possibile che un fascista dichiarato abbia potuto coinvolgere in "grandi traffici" così tanti "vip" di vari settori dell'Italia repubblicana che conta? Ma era veramente così influente e pericoloso? Gran burattinaio o gran conta balle? Indro Montanelli, che lo aveva incontrato per cercare di farsi finanziare il Giornale, sentenziò: "Gran parabolano"