Due studiose angloamericane analizzano il cinema italiano in chiave di genere. Mastroianni latin lover “inetto”, Volontè “proteiforme e mutevole”, Servillo “maschera di qualità”
Mia cugina Karina ce l’ha fatta: abita vicino a Francoforte e si comporta come se fosse stata battezzata direttamente da Thor e da Odino al comune di Valhalla.