L'attuale crisi deve essere l'opportunità per un cambiamento: investire su economia civile, organizzazioni di cittadinanza, strategie mirate sui territori e nuove "tecnostrutture"
Lo sguardo dell’altro e degli altri rappresenta una responsabilità che può gettarci nello sconforto o curarci l’anima e il cuore. Perché lo sguardo comunica e può renderci più socievoli e capaci di cooperazione
La tregua militare tra tedeschi e anglo-francesi della notte della vigilia di Natale del 1914 sta sempre lì a ricordarci la naturale socievolezza della nostra specie, la semplice bellezza delle relazioni umane e la potenza straordinaria dei simboli
L’Italia è piena di esperienze di “lavoro cooperativo di cittadinanza”: quello di associazioni, reti, biblioteche, in alcuni casi anche imprese, che cercano di costruire una società più giusta e più vivibile. Rafforzare queste esperienze, dare loro spazio, continuità e voce è necessario affinchè riescano a pesare sull’agenda pubblica.
Gli studi antropologici si uniscono oggi a quelli matematici nell'analisi di quelle strutture di interazione, dei network, e delle strategie comportamentali che favoriscono l'emersione di esiti cooperativi tra gruppi sociali