Le guerre in serie dal Medio Oriente all’Ucraina, più quella che si prospetta con la Cina per Taiwan, possono sfociare in conflitto nucleare. È dissennato svilire la paura delle popolazioni
La Rivoluzione francese ha aperto un’epoca di conflitti sull’identità dell’Occidente. Molti oggi ne prevedono l’inevitabile caduta. Ma forse si tratta solo del disagio che proviamo dinanzi ai continui cambiamenti di una società in evoluzione
In questi giorni il tragico dell’epoca ha il volto dell’orrore e della vendetta: la violenza terroristica di Hamas e l’implacabile distruzione di vite e di città e villaggi in terra palestinese perpetrata senza sosta dall’esercito israeliano.
Un’influente teoria di politica estera sostiene che le relazioni tra paesi siano solo il frutto di caratteristiche geografiche. La guerra in Ucraina ne sarebbe la dimostrazione. Ma la storia contraddice questa idea
Questione religiosa e conflitti: dietro al razzismo, il terrorismo, la guerra, c’è l’odio verso il diverso, che riconduce al vecchio ma sempre efficace schema amico/nemico
2,1 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Con l’aumentare della popolazione nelle zone povere del mondo e l’inasprirsi degli effetti del cambiamento climatico, in futuro sempre più conflitti saranno causati dalla scarsità di acqua. Il medio oriente e il nord Africa sono le aree più a rischio. Occorre investire nelle politiche e infrastrutture necessarie per raggiungere la “resilienza idrica”