Un secondo insieme di ragioni per cui il concetto di autointeresse si è imposto tra gli scienziati sociali, su una visione più complessa e plurale delle motivazioni umane
Archivio articoli per il tag: Comportamento sociale - pagina 7
Il labile confine tra rancore sociale e odio politico
Semantica dell’aggressività: espressione e strumento della lotta fra poteri contrapposti, diventa un fenomeno e apre una prospettiva pericolosa per il nostro livello di civiltà collettiva. Sorprende la recente entrata del termine “odio” nella dialettica politica, sia internazionale (l’ex presidente russo che dichiara “l’Occidente lo odio, e non avrò pace fino a che non sarà distrutto”) che nazionale (la scissione grillina motivata dall’odio avvertito dagli scissionisti per l’attuale dirigenza).
Le sottigliezze dell’altruismo. Perché è sempre necessario imparare a riconoscerlo?
Considerato da solo, uno qualsiasi di questi fattori potrebbe indurre qualcuno a trascurare la realtà del diffuso altruismo. Operando congiuntamente, finiscono per accecare anche gli osservatori più sofisticati
Siamo tutti un po’ dittatori. Le determinanti socio-culturali dell’altruismo
L’esperimento del “dictator game” ci aiuta a capire quali sono i parametri che ci spingono verso l’egoismo o, al contrario, a donare
Quanti padri fondatori ha l’economia? Due, e si chiamano entrambi Adam Smith
Dalla sympathy al self-interest, il dibattito tra gli studiosi sulla compatibilità delle concezioni della natura umana avanzate dall'economista nelle sue opere Mind the economy
Non possiamo non dirci disumani
Assistiamo a una fuga psicologica di massa di fronte alle immagini violente della guerra. Il potere assoluto è una bestia, e chi lo invoca apre uno spiraglio al ritorno della bestia.
La macchina della verità, i filtri informativi e l’amore pericoloso di madame Cunégonde
Che mondo sarebbe un mondo nel quale potessimo utilizzare un certo meccanismo per spingere gli altri, di loro spontanea volontà, senza nessuna coercizione, a dire sempre la verità?
Come si diventa carnefici
L’Olocausto non è stato solo il risultato di un’ideologia criminale messa in atto da gerarchi nazisti. Ha avuto anche la responsabilità di moltissimi uomini comuni. I 500 uomini del battaglione 101, nella Polonia occupata hanno fatto in gruppo cose che non avrebbero mai fatto come singoli individui.
Selezione avversa e azzardo morale, le inefficienze dell’informazione asimmetrica
Il caso della «medicina difensiva», dagli Usa all'Italia, rivela la strana logica della selezione avversa
Cosi l’uomo comune diventa un carnefice
Potere in pugno e zero responsabilità