Nuovi strumenti di lettura della storia
Archivio articoli per il tag: Cinema - pagina 7
Un uomo chiamato cinema
“Io sogno per vivere” racconta la scalata al successo di Steven Spielberg
Ferzan Ozpetek Scrivere è un esercizio sulla felicità
Il regista de “Le fate ignoranti” torna al romanzo. Una storia in cui il cinema resta “il confine tra vita immaginata e vita reale, entrambe da portare avanti”
Alex Garland: Ho spaccato gli Usa
La prossima guerra civile. Un futuro indefinito ma vicino, l’Ovest contro l’Est, una battaglia campale a Washington, due giornaliste che provano a essere obiettive...
Marlon, ti amavo anche così
Predatore, dissipatore di talento e di bellezza. Eppure vivo inarrivabile per sempre. Il ricordo speciale di una star che non ha lasciato eredi
E il fisico teorico entrò nel cast
Scienza & cinema. Christoper Nolan, regista di «Oppenheimer», film super premiato agli Oscar, già per «Interstellar» aveva chiamato un cosmologo di fama internazionale a fare da produttore esecutivo
Con l’Italia un amore a metà
Pontecorvo e Bertolucci, Magnani e Loren, liti e gelati: la star nel nostro cinema
Marlon Brando Il divo che incarnò l’America
Cent’anni dalla nascita, venti dalla morte dell’attore che ha saputo interpretare — non solo a teatro e al cinema, ma con la vita — i grandi conflitti del suo Paese. Capace di affrontare qualsiasi ruolo a patto di essere diretto da un professionista alla sua altezza, dato per spacciato e risorto più volte durante la carriera (grazie anche ai personaggi negativi, da don Vito Corleone del al colonnello Kurtz di fu la seconda o terza scelta (e la fortuna) di molti cineasti. Qui un regista ne illustra il mito. Spiegando perché fu davvero «larger than life»
Marlon Brando, mostro a due teste
Brando risponde all’esigenza dell’essere umano di essere amato al di sopra di ogni altra cosa, arrivando ad accettare che questo amore, questo affetto spudorato possa navigare serenamente tra i confini della menzogna e quelli della verità.
Sguardo di donna sul corpo femminile
Registe. Erotico senza essere volgare, «Solo per me» mostra il piacere dello striptease, «Notre corps» entra in un ospedale ginecologico e «Senza prove» parla la negazione della gravidanza