Polemiche e applausi in America Latina
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Gli uomini che ci fanno ridere hanno smesso di far innamorare
Vedere un simpaticissimo Timothée Chalamet a Snl ha messo in crisi la fede in un longevo cliché. Ma, alla fine, se anche piacciono gli antipatici, una cosa sola è certa: il talento è sempre attraente
Ulisse è di nuovo a casa. Lì inizia un altro viaggio
Uberto Pasolini porta al cinema «Itaca. Il ritorno» con Ralph Fiennes e Juliette Binoche (insieme trent’ anni dopo «Il paziente inglese»).Il regista ne parla con la scrittrice e booktoker Valentina Ghetti
La Lituania nel limbo tra l’infanzia e Mosca
Saule Bliuvaite presenta «Toxic» (Pardo d’oro a Locarno). Dice: «È una storia sul corpo che cambia, verso l’adolescenza. Anche i Baltici sono a metà: dobbiamo lottare per l’Europa»
Bob Dylan, un illustre sconosciuto
A Complete Unknown è la storia di un’ascesa che non conosce interruzioni.
Nicole Kidman. Il potere e il sesso visti da una donna
Premiata con la Coppa Volpi a Venezia, candidata ai Golden Globes come Miglior attrice protagonista, in corsa per una nomination agli Oscar, la stella di Hollywood torna nelle sale italiane a fine mese con «Babygirl»: una manager di successo coltiva il desiderio di essere dominata da un tirocinante ventenne. A «la Lettura» dice: «Il film indaga senza censure le sfaccettature del piacere, un’esplorazione sincera del proprio intimo»
Conclave
Morto un papa se ne fa un altro (ma a che prezzo)
Mangiando aragosta con Hitchcock
Il connubio tra cinema e cucina e al centro del volume di Giulia Ceirano. Dai cocktail ai piatti eccentrici, un viaggio nell'immaginario del gusto
Cronenberg e Tarantino cioè il cinema
Due libri che gli appassionati non possono proprio perdersi. Sono dedicati a maestri che hanno segnato la storia con i loro film
Parasite è un modello globale. Il resto è re-make, -vival, -boot
I 25 anni più rivoluzionari del cinema (simili al periodo 1895-1920, ma più dirompenti di Nouvelle Vague, neorealismo e New Hollywood) non hanno un rivoluzionario. È finito l’autore, ora il regista è lo spettatore, cioè la persona che fa del film ciò che vuole: pause, streaming, «binge watching», interferenze, salti, interazioni social... E determina il riciclo dell’immaginario