Grazie a enormi investimenti nella ricerca, in pochi anni la Cina ha superato l’occidente in diversi settori, nonostante i limiti del suo modello autoritario
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Muraglia di conquista, non di difesa
Per presentare la Cina come forza pacifica e responsabile, la leadership di Pechino fa leva su falsi miti. Come quello che barriere a nord servissero per respingere i nomadi: al contrario, garantivano il controllo su territori sottratti ai «barbari»
Europa – Cina: nessun Paese può trattare da solo
L’obiettivo cinese, da sempre applicato nelle guerre economiche e politiche, consiste nel dividere l’avversario in modo da renderlo più debole.
La Cina invecchia, gli Stati Uniti meno
La transizione verso la bassa fecondità avviene nei diversi Stati a ritmi molto diversi. Con rilevanti ricadute geopolitiche: parla Massimo Livi Bacci
Il fallimento annunciato del soft power cinese
Pechino si propone come paladina di un universo di valori alternativo a quelli liberali. Ma aggressività e cattivi alleati frenano il «sogno» di Xi Jinping
Il dialogo necessario tra la Cina e l’Occidente
Se non si aprirà un dialogo fra Stati Uniti, Europa e Cina (come è assai improbabile dato l’attuale quadro politico) inizierà fatalmente una battaglia a colpi di dazi e restrizioni che non gioverà certo agli equilibri e alla crescita dell’economia mondiale.
Cina: Il voto di Taiwan riduce i contrasti
Le recenti elezioni tenute a Taiwan non sono certo piaciute a Pechino, ma le cose non cambieranno molto, almeno per il prevedibile futuro.
Le Vie della Seta
Xi Jinping nel 2013 annunciò un piano commerciale diretto verso l’Asia centrale. Pochi ci fecero caso. Dieci anni dopo Pechino ha sviluppato un ramificato sistema globale di investimenti per mille miliardi di dollari: mentre i debiti contratti con la Cina strangolano i Paesi in via di sviluppo, l’Italia si è appena chiamata fuori
Biden e Xi: un primo passo avanti ma il cammino è ancora lungo
L’incontro tra Biden e Xi che allenta le tensioni
Zero soft power
La Cina preferisce il potere tagliente Xi Jinping ha deluso chi sperava in un regime più aperto. Al contrario: è più repressivo. E il confucianesimo è ostaggio di una linea nazionalista e autoritaria, spiega Maurizio Scarpari