«Prima che il capitalismo finisca all’inferno, per il futuro prevedibile esso resisterà in un limbo, morto o moribondo a causa dell’overdose di sé stesso, ma ancora molto presente e assai dannoso perla democrazia, dal momento che nessuno avrà il potere di rimuovere il suo corpo in decomposizione»
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Amazon e il regalo mancato Non passa la deriva oligarchica
Far West. La natura del capitalismo
Cari compagni il capitalismo è fatto di byte
Si può avere accesso a informazioni ampie, sicure, e in molti casi capaci di spingersi sino al dettaglio dell’individuo, ai suoi interessi, alle sue credenze e speranze Le connessioni, ogni giorno, producono un numero di oggetti socialmente rilevanti maggiore di quanto non ne producano tutte le fabbriche del mondo
Le (6 + 3) 9 potenze di internet
Da una parte le americane Google, Microsoft, Apple, Facebook, Ibm, Amazon (G-MAFIA). Dall’altra le cinesi Baidu, Alibaba, Tencent (BAT, pipistrello). Sulla loro sfida, ma anche sui sistemi di valori, si gioca il futuro dell’intelligenza artificiale
Nessuno stato è sovrano se non doma i nuovi giganti
Il potere delle multinazionali digitali Amazon, Apple, Facebook e Google si espandono per prendere il posto delle banche,ma anche delle officine e dei negozi
L’illusione del presente che mina il nostro mondo
La sparizione degli ideali collettivi ha prodotto un ripiegamento sugli interessi privati
Narciso, Pigmalione e Prometeo tra le maglie del tecnocapitalismo
Saggi. «La grande alienazione» di Lelio Demichelis, pubblicato da Jaca Book
Il mutevole confine del capitalismo
Tempi presenti. Oggi, a Bookcity di Milano, un incontro con l'economista Mariana Mazzucato che ha appena pubblicato per Laterza «Il valore di tutto»
L’ideologia del business, fede del nostro tempo
Già Saint Simon nel 1803 profetizzava che il capitalismo sarebbe divenuto un culto idolatrico capace di sostituirsi al cristianesimo. E al centro del tempio c’è il dio-consumatore
Che tristezza il capitale
La religione del lavoro sostituita da quella del consumo. Il dono che è diventato un tabù. L’infelicità come passione dilagante.