Il mito dell’identità non regge Ogni uomo è fatto di relazioni
Archivio articoli per il tag: Antropologia - pagina 7
La fine dell’umanità
Il progetto di capire e riconoscere l'unità profonda del genere umano non scalda più i cuori. Non solo tornano le ideologie razziste, ma è in crisi proprio l'idea di un destino condiviso. La nostra stessa specificità di esseri dotati di ragione è messa in dubbio dagli studi sulle altre forme di vita, oltre che dagli sviluppi della intelligenza artificiale. Forse solo riscoprendo la centralità delle relazioni si può trovare una via d'uscita
E l’uomo cominciò a prendersi cura dell’uomo
Quando nasce la cura che gli umani dedicano ai propri simili?
Senza Stato si sta meglio
La saggezza dei «barbari» I cacciatori-raccoglitori erano prosperi e avevano molto tempo da dedicare alla socialità. Oggi ci sono popoli che non si adattano alla logica delle autorità costituite
L’aspirina dei Neanderthal
Pleistocene. Tracce di legno di pioppo ritrovate tra i loro denti lasciano supporre che fosse noto l'effetto analgesico dell'acido acetilsalicilico. Senza rudimenti di medicina, vista la loro sofferenza per ferite e traumi, più alta di altri animali predatori, non sarebbero potuti sopravvivere per duecentomila anni
A caccia degli avi
Più meticci che vichinghi Un genoma scandinavo
Dimmi come batti il tempo e ti dirò chi sei
Tra i grandi studi novecenteschi scomparsi, “Il linguaggio silenzioso” dell’antropologo Edward T. Hall ci insegna che passato e futuro non sono concetti universali, nelle diverse civiltà umane: una lezione di multiculturalismo
L’Homo sapiens arriva dall’Asia?
La tesi più accreditata identifica nell’Africa la culla della specie umana. Ma scoperte recenti dimostrano che i nostri antenati vivevano nell’attuale Cina ben prima di quanto si pensasse. E i pochi denti rimasti dell’Uomo di Pechino danno nuove indicazioni
Impossibile omologare gli uomini Ogni identità è variabile
Gli universi culturali dialogano con infinite sfumature
Quando i Sapiens impararono la gentilezza
Nel Dna le prove di come ci siamo addomesticati da soli per diventare più empatici e socievoli