La restanza

È il desiderio, la condizione, il sacrificio di chi vuole rimanere legato alle radici; di chi sia dov'è, mentre tutti cercano l'altrove, l'esotico; di chi s'incuriosisce più del vicino che del lontano. È una disposizione che va da Jacques Derrida all'antropologo Vito Teti, dai romanzieri Marco Balzano e Roberto Alajmo a Oscar Farinetti. Un po' resilienza e un po' resistenza.

È il mercato, che bellezza!

Nonostante il diffondersi della grande distribuzione, piazze e strade continuano a riempirsi di bancarelle, ad animarsi di odori,suoni e colori. I mercati locali resistono perché sono luoghi d’incontro e scambio dove l’economia è incastonata nel sociale (e non viceversa), quindi hanno una grande capacità d’integrazione. Oggi attraggono soprattutto i migranti che trovano in questo modo vie d’accesso a un Paese dove si è ormai affermata la retorica del «respingimento»