Gli effetti collaterali dell’autodeterminazione

Il principio nobile dell'autodeterminazione dei popoli è ancora «caricato con la dinamite», come diceva il Segretario di Stato americano. Anche Putin lo ha usato strumentalmente per invadere l'Ucraina e difendere i diritti dei russofoni. L'architettura legale del nuovo mondo multipolare deve essere rifondata sul rispetto dell'integrità territoriale.

Il labile confine tra rancore sociale e odio politico

Semantica dell’aggressività: espressione e strumento della lotta fra poteri contrapposti, diventa un fenomeno e apre una prospettiva pericolosa per il nostro livello di civiltà collettiva. Sorprende la recente entrata del termine “odio” nella dialettica politica, sia internazionale (l’ex presidente russo che dichiara “l’Occidente lo odio, e non avrò pace fino a che non sarà distrutto”) che nazionale (la scissione grillina motivata dall’odio avvertito dagli scissionisti per l’attuale dirigenza).

La tribuna cinica della televisione

La diagnosi di Pasolini sulla televisione nell’Italia degli anni Sessanta-Settanta era severa: asservita al nuovo tecno-fascismo, operava uniformando conformisticamente le coscienze al “sistema dei consumi”. Una nuova religione - quella pagana e permissiva del consumo compulsivo - trovava in essa il suo megafono ideologico. I vari talk show che hanno oggi monopolizzato il dibattito politico nel nostro paese rivelano il carattere datato di questa diagnosi.