Affinché le idee si battano nell’arena pubblica bisogna riassumerle, catalogarle: ed è verosimile che la difficoltà di definire il neoliberalismo ne abbia ostacolato la critica
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Le proteste di questo tempo sono enormi, digitali e inutili
Negli ultimi vent’anni le mobilitazioni popolari sono cresciute a dismisura ma hanno progressivamente perso la capacità di influenzare le decisioni nelle democrazie, figurarsi quella di rovesciare i regimi. È l’effetto paradossale di una piazza globale che ha fin troppi mezzi per far sentire la propria voce, e perciò s’illude che non ci sia bisogno della fase “politica”
La destra e la contesa del lavoro
"Non va disturbato chi produce" E il nuovo comandamento del governo, un vero manifesto anche sociale e culturale
Perché siamo diventati poveri?
Una realtà con cui fare i conti
Il sovranismo di Meloni non è il populismo di Le Pen
I critici hanno buon gioco a mettere insieme due leader che però sono accomunate da somiglianze soltanto superficiali. La formula meloniana mischia istanze nazionaliste e conservatrici, ancorandosi saldamente a destra nello spazio politico Nel caso francese il liberalismo ha assunto il ruolo di nemico principale, in aperta contrapposizione verso l’establishment
La «normalità» del rapporto storico fra italiani e guerra
Dall’antichità il legame tra gli abitanti della penisola e l’attività bellica è stato intricato, al tempo stesso costante e mutevole, ricorrente e sempre diverso. Il nostro paese ha subito la doppia invenzione della ritrosia e dell’interventismo Ma la storia militare non può limitarsi a raccontare gli scontri e le battaglie: deve tenere conto dei più lunghi tempi di pace
Arrabbiarsi fuori per non soffrire dentro
La neuroscienza affettiva colloca la rabbia tra i sette sistemi affettivi di base
Migranti. 10 anni di errori, ipocrisie, propaganda e il falso problema delle Ong
Gli sbarchi sono ripresi e la chiamiamo ancora emergenza immigrazione. Ma come siamo arrivati fin qui? Vediamo come sono andate davvero le cose negli ultimi dieci anni tra sottovalutazioni, ipocrisie, errori e propaganda.
La geopolitica è di destra?
La via verso la “geoetica” La disciplina che studia i rapporti tra gli stati e i popoli non ha di per sé un colore politico, ma le sue caratteristiche l’hanno resa nel tempo una facile fonte di giustificazione per le forze conservatrici e autoritarie, in Italia e nel mondo La chiamata alle armi per la difesa degli interessi nazionali è ancora oggi una costante del racconto pubblico
L’idea di progresso e la sinistra globale
Abbandonato l’obiettivo di un superamento del capitalismo, l’area riformista ha sposato un approccio che l’ha resa capace di assumersi anche responsabilità di governo