Nella redistribuzione della ricchezza mondiale il gruppo sociale che ha perso di più (in termini di sicurezza e prospettive) è stato il ceto medio dei paesi Ocse
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Il precipizio che si evita di vedere
Il governo non sembra avvertire il pericolo reale e sfida l’Unione europea convinto di avere il vento del consenso a suo favore. Il potere inebria, specie quando si hanno molti posti da spartire e non si è abituati a farlo. Stordisce poi gli ultimi arrivati
La lunga marcia della cosa nera
Oltre il fascismo tradizionale, il segreto di un’ideologia che alza muri, odia i deboli e discrimina in base alla " razza": è figlia del caos globale, del mondo senza più un tetto in cui il cittadino, smarrito, torna a essere solo individuo
Sveglia, cari liberali Di corsa a studiare
La ventata antistatalista degli anni Novanta è finita male, con l’attuale ribellione contro le élite. Oggi— suggerisce l’ex ministro Carlo Calenda— bisogna riconoscere gli errori compiuti e mettere tutto in discussione
Il futuro debole
Così siamo diventati prigionieri di un presente senza prospettive
Il declino delle potenze occidentali
L'ascesa dei populismi di destra e di sinistra è un sintomo delle difficoltà di Paesi che stanno perdendo il primato e si rifugiano nella nostalgia per la loro passata grandezza
La sinistra senza partito
Capire il passato per pensare al futuro
La solitudine di massa
L’universo autistico senza alcun confronto con le opinioni avverse
La partita (vera) del potere politico
L’egemonia o la rovina dei nuovi governanti può dipendere in parte dalla reazione del contesto, in parte anche dalle scelte delle opposizioni
La psicologia del Paese in un vuoto settembre di «sconcerto»
Lo stato d’animo collettivo