Cosa c’entrano i gilet gialli e Macron con la transizione energetica

Rispetto a un anno e mezzo fa tuttavia il leader di En Marche ha dovuto mettere momentaneamente da parte le politiche ambientaliste per concentrarsi sui più pressanti problemi interni e sul drastico calo della popolarità tra i suoi concittadini. Le famose “riforme” richieste da Bruxelles e tanto invise agli italiani sembrano non piacere per niente nemmeno ai francesi impegnati anche loro a far quadrare i conti pubblici

Per una civiltà eco-sostenibile Il catastrofismo produttivo

Si è fatto molto affollato, negli ultimi tempi, il fronte degli scienziati arrivati alla conclusione che il nostro modello di sviluppo abbia superato l’orlo del baratro ecologico. E che dunque l’umanità dovrebbe interrogarsi su come affrontare l’inevitabile discesa. La tesi: abbiamo costruito un mondo che ormai abbiamo contribuito a distruggere, se vogliamo sopravvivere dobbiamo inventarne uno nuovo

800.000 anni

Per migliaia di secoli la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera ha oscillato tra 200 e 380 parti per milione. Oggi siamo arrivati a 411. Colpa della deforestazione e dell’uso di combustibili fossili: anche se può sembrare un aumento modesto, l’effetto sul clima è di portata enorme. Sta crescendo la temperatura globale, si sciolgono i ghiacciai, cambiano i monsoni,si alza il livello dei mari, s’intensificano le siccità e le alluvioni