Non c’è solo lo sfruttamento: il lavoro dei migranti nell’agricoltura sociale nel sud Italia

Non c’è solo lo sfruttamento: il lavoro dei migranti nell’agricoltura sociale nel sud Italia

Grazie a una borsa di studio Young Professional Grant assegnata dalla nostra Fondazione, Martina Lo Cascio, Dottoressa di ricerca in Scienze Psicologiche e Sociali all'Università di Palermo, analizzerà alcuni progetti di agricoltura sociale in Sicilia, Calabria e Puglia che mirano all'inclusione di lavoratori migranti. La sua ricerca contribuirà al dibatto sulle modalità della valorizzazione dei migranti in territori fragili e marginali del sud Italia e alla riflessione sul collegamento tra le micro-buone pratiche e il nuovo impianto della politica agricola comunitaria

Cooperative e politiche sulle “terre incolte” nel Mezzogiorno: dall’emancipazione contadina al riutilizzo sociale – Niccolò Mignemi (EHESS Parigi)

Almeno fino alla metà del Novecento, nelle campagne del Sud Italia, terra di profonde contraddizioni, permangono antiche disuguaglianze nella distribuzione della proprietà fondiaria e forme semi-feudali di sfruttamento del lavoro. Contro questa realtà, e nonostante la tradizionale rappresentazione del contadino meridionale come fondamentalmente individualista, a più riprese le pratiche cooperative si trovano ad occupare un ruolo centrale nei tentativi di trasformazione e di riforma di strutture – sociali ed economiche – dominate dal latifondo

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