L’impatto sui servizi rivolti a persone senza dimora causati dai cambiamenti nell’utenza, analizzati da un approccio di street-level-bureaucracy
Abstract
Di fronte alle ondate crescenti di migranti, gruppi vulnerabili, persone con disturbi psichiatrici e nuovi gruppi di persone che stanno sperimentando povertà e spesso esclusione sociale, come alcuni uomini divorziati, persone di mezza età che hanno perso il lavoro e working poor, la sfida per i servizi rivolti a persone senza dimora consiste nell’accogliere e gestire questa popolazione sempre più diversificata.
La questione dell’impatto – causata da un cambiamento nell’utenza – sui servizi per i senza dimora a Torino è affrontata in misura limitata o nulla dai policy maker e cade sulle spalle di quegli operatori in stretto contatto con gli utenti (street-level bureaucrats) che sono chiamati a fare del loro meglio utilizzando le proprie risorse personali. Dove per risorse intendiamo istruzione, abilità sociali, competenze interculturali, conoscenza delle lingue straniere, senso pratico e capacità di far fronte all’inaspettato. Queste risorse non sono riconosciute e formalmente richieste nei contratti di assunzione, ma sono essenziali per il successo del lavoro. I cambiamenti e la crescente diversificazione degli utenti producono quindi conseguenze significative sul modo in cui gli operatori lavorano e un aumento della complessità delle situazioni che affrontano.
Il paper intende affrontare questo tema, basandosi sui risultati di interviste approfondite con i professionisti che lavorano nelle case di ospitalità notturne gestite da cooperative per conto della città di Torino. Il fatto che l’autrice abbia esperienza precedente di lavoro all’interno di servizi per i senza dimora ha reso più facile l’accesso sul campo.
La volontà di concentrarsi sul livello delle pratiche è in accordo con Broadkin (2011) che afferma che gli operatori possono essere definiti come policy maker de facto perché, con il loro lavoro quotidiano, costruiscono e ricostruiscono informalmente politiche. Allo stesso tempo Dubois (1999) afferma che il livello di interazione tra i lavoratori dei servizi sociali, gli operatori e gli assistiti è il livello in cui i diritti della cittadinanza sono resi accessibili o meno. Per queste ragioni, la ricerca si colloca all’interno dell’approccio della street level bureaucracy.
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