Immigrati irregolari e assistenza sanitaria durante la pandemia

Pubblicata sullo European Journal of Public Health una ricerca di Carlo Devillanova, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Roberto Franceschi Onlus, sull’accesso all’assistenza sanitaria a Milano degli immigrati senza documenti durante la pandemia da Covid-19. I dati sono stati raccolti nell’ambulatorio del Naga

Carlo Devillanova, Cinzia Colombo, Primo Garofolo, Anna Spada, Health care for undocumented immigrants during the early phase of the Covid-19 pandemic in Lombardy, Italy, European Journal of Public Health, ckaa205, https://doi.org/10.1093/eurpub/ckaa205

Abstract Nonostante la preoccupazione per l’impatto della pandemia COVID-19 sugli immigrati privi di documenti, le evidenze quantitative sulla questione sono scarse. Analizziamo le condizioni socioeconomiche e di salute di 1.590 immigrati privi di documenti a Milano, Lombardia, una delle regioni con il più alto carico clinico di COVID-19 al mondo che non garantisce l’accesso alle cure primarie per questi individui. Documentiamo una forte riduzione del numero di visite dopo il lockdown, con una frequenza del 16% di infezioni respiratorie acute, compatibili con COVID-19. Inoltre, le condizioni abitative rendono difficile l’attuazione delle misure di salute pubblica. I risultati suggeriscono la necessità di promuovere l’accesso all’assistenza primaria da parte degli immigrati privi di documenti per far fronte all’emergenza COVID-19.

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