Il Forum Disuguaglianze Diversità si propone di costruire un luogo di pensiero e confronto per informare, discutere e disegnare politiche pubbliche e azioni collettive che riducano le disuguaglianze, economiche, sociali e di riconoscimento e favoriscano il pieno sviluppo di ogni persona in coerenza con l’articolo 3 della Costituzione Italiana. Nato da un’idea della Fondazione Lelio e Lisli Basso, vede la partecipazione di otto organizzazioni di cittadinanza attiva e di un gruppo di ricercatori e accademici (tra cui il Professore Carlo Devillanova in rappresentanza della Fondazione Roberto Franceschi Onlus) impegnati nello studio della disuguaglianza e delle sue negative conseguenze sullo sviluppo.
Il Forum ha scelto di focalizzare la propria attività su quattro manifestazioni delle disuguaglianze: di ricchezza; di reddito e lavoro; nell’accesso e qualità dei servizi essenziali; di partecipazione. Tra queste, la disuguaglianza di ricchezza, privata e comune, costituisce il focus di lavoro del primo biennio di attività. Perché è molto cresciuta negli ultimi trenta anni e perché il suo aumento influenza tutte le altre disuguaglianze e tende anche a produrre effetti negativi sulla crescita della produttività e sul benessere generale.
Il Forum, oltre a condurre ricerche-azioni, intende provare a costruire un “Programma Atkinson” per l’Italia a partire dalle proposte di Anthony Atkinson, economista britannico scomparso nel gennaio 2017 che ha dedicato gran parte della sua vita al tema delle disuguaglianze. Si propone inoltre come luogo di diffusione di informazioni e dati e di sperimentazione di metodi di confronto e deliberazione.
L’obiettivo ultimo del Forum è disegnare politiche pubbliche e azioni collettive che riducano le disuguaglianze, che non sono inevitabili ma causate dall’inversione a U delle politiche pubbliche, dalla perdita di potere negoziale del lavoro e dal cambiamento del senso comune. Ci sono parti del paese in cui le disuguaglianze si concentrano determinando paura, risentimento, rabbia, e generando una “dinamica autoritaria”.
Fabrizio Barca
Economista, ex Ministro per la Coesione Territoriale e Membro del Comitato Promotore del ForumTutta la mia ricerca è incentrata sullo studio delle disuguaglianze e da sempre collaboro con associazioni. In particolare, la Fondazione Roberto Franceschi Onlus, che nel Forum rappresento, svolge attività nel settore della ricerca scientifica nell’ambito della prevenzione, diagnosi e cura di patologie sociali e forme di emarginazione sociale. È stato naturale aderire con entusiasmo al progetto.
Carlo Devillanova
Docente di economia all’Università Bocconi, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Roberto Franceschi OnlusIl primo contributo del professore Carlo Devillanova alle attività del Forum riguarda la partecipazione alla ricerca-azione sui “debiti di vita”.
A cura di: Gianmario Cinelli, Carlo Devillanova, Marco Marucci, Andrea Morniroli, Silvia Vaccaro.
Motivazione. Quando la disuguaglianza di ricchezza genera povertà tale da spingere all’accumulo di debiti sproporzionati alla propria possibilità di reddito annulla la capacità delle persone di rifiutare un lavoro inadeguato alle proprie competenze e aspirazioni, non tutelato e sottopagato. Ciò può spingersi fino ad accettare lavori in nero, spesso legati ad attività criminali, mortificanti per la propria persona, o addirittura a precipitare in condizioni di schiavitù di fatto. Si tratta di individuare strumenti che restituiscano alle persone un potere contrattuale e permettano loro percorsi di fuoriuscita.
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