Alessandra Morelli, Romana è Delegata dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dal 1992.
Si è formata professionalmente nella gestione delle emergenze e delle zone di conflitto ad alto rischio, lavorando per l’UNHCR, dialogando con diversi governi, la NATO, ONG internazionali e locali, e Organizzazioni Intergovernative.
Dal 1992 ad oggi è impegnata direttamente sul campo in negoziazioni e operazioni umanitarie di risposta e di coordinamento, protezione e assistenza di rifugiati, sfollati interni e rimpatriati nelle aree più calde e fragili del mondo. Ha lavorato in ex-Jugoslavia, Ruanda, Albania, Kossovo, Guatemala, Sri Lanka, Sahara Occidentale, Afghanistan, Indonesia, Georgia, Yemen, Birmania, Somalia, ed ultimamente ha consolidato il primo intervento dell’emergenza profughi in Grecia, che ha visto transitare sul proprio territorio più di 1 milione di persone in fuga da guerre e violenze. Alessandra si definisce una donna di dialogo e mediazione. Fin da piccola è cresciuta tra i colori e le culture del mondo, grazie al continuo trasferimento lavorativo della sua famiglia.
Attualmente impegnata in Italia a diffondere attraverso conferenze ed incontri pubblici, il messaggio centrale dell’UNHCR come quello della protezione e dell’accoglienza, delle persone costrette a fuggire da guerre dimenticate, cercando di capire insieme perché il profugo oggi produce spesso nelle persone sentimenti di diffidenza e paura. Rifugiati e accoglienza è un tema complesso: chiama in causa problemi come quello del diritto d’asilo e della libertà di movimento, proclamati dalla convenzioni sui diritti umani.
Alessandra Morelli, Delegata UNHCR, il 30 settembre a Milano con la Fondazione Roberto Franceschi Onlus per affrontare la paura dei popoli in movimento
Chi è Alessandra Morelli, Delegata dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che interverrà al convegno “Troppa accoglienza? I rifugiati e la coscienza europea” (30 settembre, Università Bocconi), organizzato dalla Fondazione Roberto Franceschi Onlus con il Centro Dondena dell’ateneo, per portare un punto di vista globale sul fenomeno
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