In termini generali, la fiducia è la decisione di fare affidamento su altri (cioè una persona, un gruppo, un’impresa, un’istituzione) in una situazione di rischio. Una delle domande chiave che gli scienziati sociali devono affrontare da molto tempo ormai è se la fiducia può essere mantenuta di fronte a una popolazione sempre più diversificata, come è attualmente il caso nella maggior parte delle società occidentali.
Le persone si fidano degli estranei che appartengono a gruppi diversi in modo diverso? E se sì, quali sono le caratteristiche del gruppo che determinano questa discriminazione? Adulti e bambini hanno lo stesso comportamento in termini di fiducia?
Valentina Rotondi svolge uno dei suoi esperimenti sociali in piazzale Cadorna a Milano, coinvolgendo nella rilevazione dei dati alcuni scout.
Attraverso un gioco proposto ai passanti, studia i diversi livelli di fiducia rispetto alle caratteristiche della persona con cui si viene messi in relazione, in particolare se questo è un migrante, un disabile, un membro della comunità LGBT. I risultati sono oggetto di una restituzione pubblica nella stessa piazza.
LUOGO DELL’AZIONE
Piazzale Cadorna
FOTOGRAFIE DI PATRIZIO RASO
LA FIDUCIA SECONDO L’ATTORE MARCO MASSARI (CONTRIBUTO PER VALENTINA ROTONDI)
Sono Valentina Rotondi, moglie di Leonardo e mamma di Giovanni. Europea. Sono post-doc researcher presso il Leverhulme Center for Demographic Science (LCDS) dell’Università di Oxford. Precedentemente sono stata assegnista di ricerca presso il Centro Dondena dell’Università Bocconi. Ho conseguito il dottorato di ricerca in Economia presso l’Università Cattolica di Milano. I miei principali interessi di ricerca riguardano le discipline dell’economia, della demografia e dei metodi di valutazione delle politiche, con particolare attenzione all’adozione della tecnologia e alle istituzioni informali. Se la Fondazione Roberto Franceschi non avesse creduto in me, quando ancora non ci credevo nemmeno io, probabilmente ora non sarei qui a raccontarvi quanto è meraviglioso fare ricerca sociale.
Scrivi un commento