La religione rappresenta una componente significativa della migrazione: nuovi luoghi di culto nascono infatti in seguito all’insediamento della popolazione immigrata; antiche chiese, capannoni abbandonati, negozi in disuso e santuari trascurati acquisiscono nuovi significati.
In piazza Santo Stefano a Milano, Samuele Davide Molli cerca di interpretare lo spazio attraverso il tempo. Lo spazio prescelto rappresenta un sito di interesse poiché si trova al centro della città e ha visto nel corso del tempo la marginalizzazione e poi la rinascita grazie al suo riuso da parte di questa nuova componente della società italiana.
In questi interstizi delle città un nuovo tempo viene importato, ricercato, creato e sviluppato. Desideri, ambizioni e relazioni ruotano attorno ai simulacri e creano nuove sfere di vita, assai differenti dalle quotidianità spesso caratterizzate e schiacciate verso la sola materialità: la religione non può che essere un tentativo di trascendere la realtà.
LUOGO DELL’AZIONE
Piazza Santo Stefano
FOTOGRAFIE DI PATRIZIO RASO
Mi chiamo Samuele Davide Molli, sono dottorato in sociologia presso l’Università Cattolica di Milano, attualmente ricercatore incaricato dal Centro Studi Confronti nell’ambito di un progetto innovativo volto a studiare il pluralismo religioso sul territorio delle provincie lombarde. I miei principali interessi di ricerca riguardano la sociologia delle migrazioni e delle religioni. Nel 2019 ho vinto un fondo di ricerca della Fondazione Roberto Franceschi per il mio progetto “Religion and Immigration: a comparative study between Ethnic Churches in Europe“.
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