Quando una macchina compie grandi operazioni, esaltiamo la tecnologia. È lo stesso fascino della magia: il fattore decisivo però non sta nella potenza dello strumento, ma nell’ efficacia dei modelli matematici
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La matematica esiste fuori di noi
Proprio il pensiero legato al mondo dei numeri, il più lontano in apparenza dal mondo concreto, ci aiuta a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. A spiegarlo in modo convincente sono soprattutto le ricerche in ambito computazionale
La scienza non è neutrale
Le nuove scoperte nascono con un alone di potenza, come dimostra il caso della bomba atomica e di Oppenheimer. Questo determina il destino e la finalità delle loro applicazioni
Musil salva l’umanità con i numeri
Nel suo capolavoro «senza qualità», lo scrittore austriaco rivela i lati più insidiosi dell’ «utopia della vita esatta». Allora, davanti ai paradossi della nostra esistenza, meglio affidarsi al calcolo su larga scala. Come spiega qui un matematico
I numeri: pensiero e azione
La loro varietà è evidente: interi, razionali e irrazionali, complessi, transfiniti, euclidei e non, computabili e non, algebrici, trascendenti. E però non sono affatto entità inerti che si comportano come vogliamo, sono portatori essi stessi, di idee nuove e imprevedibili.
Ma ogni misura lascia sempre fuori un residuo
Le cosmogonie, vediche indiane, l'Arca di Noè, il “Convivio” di Dante ci rimandano al punto di frattura tra ciò che abbiamo in mente di realizzare, ma che non conosciamo, e ciò che possiamo effettivamente conoscere e costruire con i numeri.
Un’umanità di indovini
Prometeo, la cabala e le metamorfosi dei numeri
Il salto del demone
Da Eschilo a Dostoevskij, da Goethe a Kierkegaard, in tutta una serie di opere letterarie e filosofiche, l’istante dell’apparizione dei diavoli segna un’improvvisa discontinuità e corrisponde a un punto singolare. Ma vale anche perla pittura e la danza, come notava Kandinskij
Il punto
È una riflessione che ha attraversato la storia del pensiero: da Zenone a Euclide e Aristotele, dalla tradizione indiana al Cinquecento fino a Giordano Bruno e alla matematica dell’ultimo secolo. Possiamo sostenere senza esitazione che esso è parte di qualche tipo di grandezza? O dobbiamo considerarlo una pura creazione astratta della nostra mente?
Rabelais insegna: per capire i numeri ascoltate diavoli
La demonologia del Cinquecento, attraverso il principio di continuità, può avere propiziato gli studi sulle equazioni dello scienziato Gerolamo Cardano, da cui derivarono grandi progressi nel calcolo algebrico e di conseguenza nel calcolo digitale della nostra epoca.
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