Il regime dei tassi di cambio e le politiche strutturali della Cina interessano anche il resto del mondo. E lo stesso vale anche per le politiche applicate da altre potenze importanti.
Sostituire i Suv americani con automobili che rispettano i parametri di consumo di carburante dell'Unione Europea basterebbe a compensare la fornitura di energia elettrica a quel miliardo e seicento milioni di persone che oggi ne sono privi.
Tagliare il deficit alla fine di una guerra è facile, mentre farlo in tempo di pace è molto più difficile: dietro ogni sterlina o dollaro c'è una lobby o un gruppo di pressione.
L'era in cui le banche centrali potevano concentrarsi sulla lotta all'inflazione e dare per scontato che tutto quello che succedeva sui mercati finanziari e creditizi non li riguardasse è finito.
Qual è dunque lo stato di salute attuale dell'economia mondiale? E quale direzione potrebbe imboccare? (...) La risposta alla prima domanda si divide in due parti: turbolenze finanziarie continuate e aumento dei prezzi delle materie prime.