Il nostro Paese nel suo complesso è destinato a perdere un gran numero di abitanti: secondo le rilevazioni dell’Istat, nel 2080 scenderanno da 59 a 46 milioni. Ma con differenze territoriali molto marcate. Al Nord il calo sarà del 9,5 per cento (da 27,4 a 24,8milioni), al Centro del 20,5 per cento (da 11,7 a 9,3milioni) e nel Mezzogiorno addirittura del 39,8 per cento (da 19,9 a 11,9 milioni). A causare questo divario saranno i flussi migratori, soprattutto quelli esterni, ma anche quelli interni. Il risultato sarà che il 54 per cento della popolazione si concentrerà al Settentrione, mentre il Sud sarà desertificato
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Chi si rivede: la longevità
Il Covid ha avuto l’ effetto di una guerra: 106 mila morti in più nel 2020 rispetto al 2019, la perdita di oltre un anno nella speranza di vita. Ma i dati del 2023 ci dicono che siamo tornati ai livelli di prima della pandemia. E il Nord, che aveva sofferto di più, ha recuperato meglio
Dal 93,84% al non voto Una parabola italiana
Nelle elezioni del 7 giugno 1953 l’ affluenza superò perfino quella del1946 per il referendum e raggiunse una percentuale record, quasi doppia rispetto alle recenti europee. Da allora il calo, pur costante, è stato contenuto fino agli anni Ottanta. Poi il tracollo. Alle politiche siamo precipitati dal 72,9 per cento del 2018 al 63,9 del 2022: in soli 4 anni abbiamo perso 9 punti, quando invece per scendere di10 avevamo impiegato 33 anni, tra il1963 (92,9 per cento) e il1996 (82,9 per cento). Una tendenza sottovalutata dai partiti che mette a rischio le basi della democrazia
Un mercato nero di numeri primi (lunghi chilometri)
Divisibili solo per uno e per sé stessi, sono la chiave della sicurezza informatica e consentono ai bancomat di funzionare. Più sono estesi e maggiori garanzie offrono. Perciò è in corso una caccia ai numeri primi più elevati: il record appartiene a uno che comprende oltre 24milioni 862mila cifre. Ma forse ne sono stati trovati(e comprati...) altri
Il miraggio dei due figli per donna
Demografia La soglia che garantirebbe il ricambio della popolazione è lontana in tutta l’Unione, lontanissima in Italia
Il miraggio dei due figli per donna
Demografia La soglia che garantirebbe il ricambio della popolazione è lontana in tutta l’Unione, lontanissima in Italia
L’Europa ha perso i figli
La media di bambini per donna è molto sotto la soglia di sostituzione di 2. Solo grazie ai migranti la popolazione non cala, ma questo equilibrio non può durare
Un futuro eterologo
In un’Italia dove la natalità è da lungo tempo in netto declino, cresce il ricorso delle coppie alla Procreazione medicalmente assistita. Aumenta soprattutto la pratica di utilizzare gameti di donatori esterni, anche perché garantisce una maggiore probabilità di diventare genitori
La fuga dalla famiglia
Continuano a diminuire le coppie con figli, che oggi sono il 32,5% dei nuclei familiari e nel 2041 si ridurranno al 21,5. Aumentano invece le persone che vivono da sole, che nel 2041 saranno il 39% del totale. Il numero di membri in media per famiglia passerà da 2,3 a 2,1, con un calo del 9%. Sono cifre allarmanti per la tenuta del tessuto sociale dell’Italia
L’Italia sguarnita
Nel nostro Paese 278 comuni hanno meno di 10 abitanti per chilometro quadrato. Sono situati in montagna, ai confini esterni o lungo la catena degli Appennini. La superficie totale equivale quasi a quella del Lazio, i residenti sono poco più di 100 mila. La loro sparizione, che appare inevitabile, presenta problemi notevoli, perché si tratta di un presidio importante del territorio, soprattutto dal punto di vista ambientale. La retorica del ritorno ai piccoli centri purtroppo non ha fondamento