I libri di un professore appena deceduto lasciati sotto la pioggia vicino a un cassonetto mi sembrano un sacrilegio. Come se avessero ucciso una seconda volta il lettore proprietario.
Uccidere il confronto in base a un’idea errata di democrazia uccide la democrazia. Ecco perché non c’è da aspettarsi nulla di buono da un sistema politico in cui le conversazioni mancate stanno diventando la regola
Sono una libraia e ho sempre letto tantissimo, ma da quando scelgo in prima persona le novità non riesco più a portare a termine un libro: nel mare magnum delle novità editoriali vorrei leggere tutto e alla fine non leggo nulla.
Ho quarantanove anni, non sono più il lettore vorace che ero da giovane e da qualche tempo non ricordo più niente del poco che leggo. Il massimo che posso dire è se un libro mi è piaciuto o meno. È grave?