In America non c’è soltanto la «cancel culture» promossa dai gruppi progressisti e antirazzisti. Anche la destra cerca di usare a suo vantaggio le norme costituzionali per legittimare posizioni che inquinano il dibattito e la vita pubblica
Neuroscienze Si moltiplicano le notizie circa un uso delle onde cerebrali a scopi politici e commerciali, con aspetti spesso inquietanti. È necessario tutelare la «libertà cognitiva», che include la privacy mentale e il diritto all’autodeterminazione
Sant’Agostino e Avicenna si sbagliavano: la coscienza non è un’entità ineffabile racchiusa nel cervello. Ne parliamo con il filosofo americano Shaun Gallagher: le diverse dimensioni delle facoltà cognitive coinvolgono in pieno il corpo. Un dato utile anche a scuola...
Una proprietà ineffabile ed esclusiva dell’essere umano, impossibile da riprodurre e da spiegare: così viene presentata la coscienza da una lunga tradizione filosofica e religiosa, che la collega al concetto di anima. In realtà la coscienza si può ricondurre a una serie di funzioni cognitive, cerebrali e corporee che potrebbero agevolmente sostituire lo stesso utilizzo di questo termine
Sostiene lo studioso britannico Simon Baron-Cohen che la capacità della mente di sistematizzare, caratteristica dei grandi inventori, appartiene anche a un'elevata percentuale di persone con autismo. Questa dote è inversamente proporzionale a l'empatia che ci permette di immedesimarci negli altri. Secondo l’utore esistono cinque tipi di cervello con diversi equilibri tra i due fattori. Ma nella sua analisi non tutto convince