Chiunque conosca la storia delle culture sa quanto siano eterogenee e il prodotto di continui furti, prestiti, germinazioni incrociate
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Io non ho paura
Guida le emozioni,regola la vita, orienta il senso estetico: quello della paura— diceva Saul Bellow — è il più vasto dei domini. Tutti ci confrontiamo con la paura (le paure): talvolta si vince, spesso si perde. In queste pagine lo fanno Edoardo Albinati, Melania Mazzucco, Michela Murgia, Alessandro Piperno, Sandro Veronesi. Si parla di sentimenti, anche molto intimi, e di politica; di salute (pubblica e privata) e di natura (quella umana e quella che l’umanità contribuisce a distruggere); di letture, naturalmente (per esempio King e Simenon), e di scritture
Da questa America non ci sono vie d’uscita
Visti da qui, dal Kentucky di Chris Offutt, il deserto è troppo caldo, il Nord troppo freddo, le città troppo grandi, il Midwest troppo piatto. Resta solo il Montana per fuggire, dopo avere vendicato l’uccisione del fratello.
Le vie della maternità non sono mai finite
La messicana Guadalupe Nettel pone — a sé e a noi — una serie di domande sul desiderio di procreare o no, sull’amore improvviso, sulle geometrie variabili di una condizione universale e irriducibile. Ma risposte non ce ne sono
Si vive per vivere, non per imparare a vivere
Dialoghi da commedia brillante, humor saggio: i sessantenni di Elvira Seminara
Amleto o Ulisse?
Dialogo sui classici (e sui moderni) tra Ian McEwan e Salman Rushdie
Joyce Carol Oates. La piccola spia fedele all’etica o fedele al clan?
La scrittrice, 82 anni portati con aristocratica eleganza nella clausura del New Jersey, torna con un romanzo che va a comporre l’affresco che da sempre dipinge sull’America di oggi. A proprio agio con killer e accademici,madri e figlie, mitologie popolari e scandali presidenziali, ha alternato il genere fantastico, «neogotico», a un impietoso realismo sociale. Come in questa epopea che affonda le unghie nella carne viva della famiglia. Sì, dice a «la Lettura» dopo avere premesso che non parlerà di politica né diT***p, apostrofato così su Twitter come se fosse una parolaccia. «Racconto la tensione tra la vita ideale di una comunità, tenuta insieme da una visione morale, e la vita privata di nuclei parentali spesso legati a culture tribali»
(Ri)tradurre Così un’opera (ri)nasce
La traduzione non è mai stata così vitale. Una nuova versione di «Guerra e pace», i «negretti» di Agatha Christie che diventano «soldati», una recente trasposizione di«Via col vento», una (discussa) di Tolkien e un’altra di «Mystic River», l’«Iliade» e l’«Odissea» in prosa, un’attualizzazione «nell’italiano di oggi» della «Storia d’Italia» di Guicciardini
Vite che sono anche le nostre
conversazione tra Paul Auster e David Grossman
Il mio primo personaggio con un nome
Antonio Moresco ha creato un intreccio «combattente», debuttando nel poliziesco: «Ma è sbagliato tenere separati i generi»