Lessici (post) famigliari

Primo: la coppia (soprattutto uomo-donna,meno Lgbtq+) è ancora l’origine di molti romanzi,ma quella che viene in gran parte esplorata è la sua fine. Secondo: la narrativa contemporanea ha molte più madri che padri. Terzo: a parte qualche lodevole distopia, è ancora scarsa la ricaduta sul piano narrativo di un dibattito che anima spesso lo spazio pubblico (quello su fecondazione assistita, madri surrogate, utero in affitto). Quarto: ma le forme di convivenza si sono già allargate per accogliere l’intelligenza artificiale. Ecco i nuovi...

Il cugino nelle Br il padre in polizia L’eco del sangue

Sesto San Giovanni, Milano, 1976: all'alba del 15 dicembre gli agenti irrompono nella casa dove il ventenne Walter Alasia, membro delle Brigate rosse, vive con i genitori. Lui viene ucciso dopo aver colpito a morte un vicequestore e un maresciallo. Il terrorista era l'amato cugino dello scrittore Giuseppe Culicchia, allora bambino, che gli ha appena dedicato un libro. E che qui dialoga con Giorgio Bazzega, figlio di una delle due vittime.

Regalo un amore in Costiera amalfitana a tutte le nostre vite

André Aciman ha ambientato in Italia anche il nuovo romanzo, dove introduce un inedito elemento fantastico. «Non sopporto il realismo magico ma stavolta ho deciso di provarci. Il sentimento di fondo è il rimpianto, che riguarda quello che avremmo dovuto fare: il rimorso è uno stato d'animo più facile, ha a che fare con la vergogna e la colpa»

Il nuovo Ottocento che ci abbraccia «La natura ritorna»

Richard Ford, del quale a maggio arriverà in Italia un volume di racconti, dialoga con Andrea Bajani, autore di un romanzo appena uscito. Divisi da un'America intera — uno in Maine, estremo nordest, l'altro in Texas — si trovano d'accordo su quanto la pandemia abbia modificato gli spazi e la loro percezione. Un po' meno sul rapporto con i personaggi: il primo si sente poliziotto buono e cattivo, il più giovane collega soltanto poliziotto buono

Ora che ci penso, i miei romanzi sono storie di lockdown

«Branchie» era ambientato in parte nelle fogne di New Delhi, la scena madre di «Che la festa cominci» si svolge nelle catacombe di Villa Ada, in «Io non ho paura» (che compie vent’anni) c’è una prigione, in «Io e te» una cantina, in «Anna» (di cui in primavera uscirà la serie tv) una claustrofobica pandemia. Ne parliamo con l’autore, Niccolò Ammaniti 

Le signore storie di Angela Carter

La prima è una grande scrittrice (neo)gotica, che oltre a raccontare con ironia incubi e spaventi ha raccolto 104 fiabe e leggende da tutto il mondo centrate su personaggi femminili, per la prima volta riunite in italiano in un solo volume. L'altro è uno dei maestri del giallo e del noir: una graphic novel che ne ripropone in forma di alfabeto il mondo personale e letterario non può certo sfuggire all'onnipresenza delle donne nella sua vita