Lyndall Gordon ha esplorato non solo le esistenze complicate di Mary Shelley, Emily Brontë, George Eliot, Olive Schreiner e Virginia Woolf ma soprattutto la capacità di contrastare con i libri e i comportamenti il ruolo a cui la società degli uomini voleva costringerle: furono «Outsiders»
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Jane Austen senza fine
A 250 anni dalla nascita l’ autrice inglese continua a irradiare un’ aura formidabile grazie alla prosa fatta di finezza, arguzia, humour e capacità di leggere le persone e la società
Oltre l’Occidente: ora scrive l’Africa
Mentre l’America cerca sempre il suo «grande romanzo» (ci sono Roth & C., esplode Franzen) e il #MeToo lascia il segno, si impone un continente in ascesa. S’affaccia l’Asia, l’Europa risponde con Ernaux, Littell e McEwan. E il mercato coccola memoir e autofiction, ma anche le saghe alla Dan Brown
Frieda Hughes. Ero una gazza
Figlia di Ted e di Sylvia Plath, la poetessa e pittrice ha accudito per quasi due anni un uccello che poi è volato via: «Era il centro del mio mondo, io il centro del suo. Quando si ama qualcuno, occorre lasciarlo andare. Il suicidio di mia mamma? Un atto di diserzione»
Norman Mailer affila la virtù e il vizio
Lezioni distile e sessioni di autoesame, le frasi brevi di Hemingway e quelle complesse di Faulkner, l’«ostentazione di ricchezza» della prosa di Franzen e il ruolo di Madonna per l’emancipazione femminile. Uno scrittore a ruota libera in un volume del 2003 solo ora tradotto
Il gotico abita il corpo delle donne
In una novella sulle fragilità delle famiglie e in una (non del tutto) fittizia biografia Joyce Carol Oates denuncia le violenze di genere
La mobilitazione degli scienziati
Carlo Rovelli: «La civiltà e le idee si sono costruite e sempre si costruiscono attraverso i libri. Ogni libro letto ci dà uno sguardo nuovo: ogni libro è politico»
Mircea Cartarescu I miei arcangeli danno del tu al caos della storia
L’ha lasciato maturare per quarant’ anni, in due lo ha scritto «durante una grande crisi della vita personale», senza un piano di lavoro, «come in trance»: il nuovo romanzo del maggiore autore romeno di oggi scaraventa un imperatore d’Etiopia dell’Ottocento in un universo che attraversa i secoli, e spazia dalla regina Vittoria a John Lennon: «Non usate con me l’ etichetta di realismo magico, il mio è un libro pseudo-storico»
Eutanasia di un amore senza le parole per dirlo
Diego De Silva abbandona l’ironia del ciclo dell’avvocato Malinconico per entrare con finezza psicologica nelle pieghe di un rapporto in crisi
Il post del post-esotismo
Antoine Volodine, enigmatico e visionario, inventò il fenomeno per sottrarsi all’ etichetta della fantascienza. Ora che arriva un romanzo dell’86, annuncia che il movimento (apocalittico e disintegrato) sta per finire. E dopo? «Questo è tutto, gente!»