Carlo Rovelli: «La civiltà e le idee si sono costruite e sempre si costruiscono attraverso i libri. Ogni libro letto ci dà uno sguardo nuovo: ogni libro è politico»
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Mircea Cartarescu I miei arcangeli danno del tu al caos della storia
L’ha lasciato maturare per quarant’ anni, in due lo ha scritto «durante una grande crisi della vita personale», senza un piano di lavoro, «come in trance»: il nuovo romanzo del maggiore autore romeno di oggi scaraventa un imperatore d’Etiopia dell’Ottocento in un universo che attraversa i secoli, e spazia dalla regina Vittoria a John Lennon: «Non usate con me l’ etichetta di realismo magico, il mio è un libro pseudo-storico»
Eutanasia di un amore senza le parole per dirlo
Diego De Silva abbandona l’ironia del ciclo dell’avvocato Malinconico per entrare con finezza psicologica nelle pieghe di un rapporto in crisi
Il post del post-esotismo
Antoine Volodine, enigmatico e visionario, inventò il fenomeno per sottrarsi all’ etichetta della fantascienza. Ora che arriva un romanzo dell’86, annuncia che il movimento (apocalittico e disintegrato) sta per finire. E dopo? «Questo è tutto, gente!»
Il dandy in Bulgaria via Città del Capo
Era un esperto delle crociate, un bizantinista, un poliglotta e forse una spia: nei viaggi di Steven Runciman ribolle un’avventurosa materia narrativa
Il dandy, le gemelle: ok. Ma la verità?
Argentina,1972: in una cittadina di provincia un delitto permette a Ricardo Piglia di guardare dentro il reticolo (universale) di interessi, miserie e appetiti. «Più sei vicino al centro, più ti invischi nella ragnatela che non ha fine»
Oh, sbornia! Di bar in bar a caccia dell’ alcolista islamico
Con un passato da etilista vero, Lawrence Osborne racconta il suo rapporto con la birra e il vino (che sono per gli amici) e soprattutto con i distillati(che invece sono per il bevitore solitario). Ma con un focus temerario: i Paesi musulmani
La lunga notte di Franz domatore di vertigini
A partire dalla postura dell’autore che lavorava sui suoi quaderni neri e marroni come fosse nell’ufficio di impiegato, Giorgio Fontana vuole rendere giustizia a una figura che tentò di conciliare esistenza e parole
La fine del mondo è un evento locale
Vincitore l’anno scorso del Booker Prize, «Il canto del profeta» dell’irlandese Paul Lynch è una distopia che scruta con attenzione nel caos contemporaneo. C’è un regime totalitario (ricorda qualcosa?), c’è una guerra (ricorda qualcosa?)
Joyce Carol Oates A voi l’abisso, prego
Una raccolta di storie brevi dell’autrice americana — rare, introvabili, alcune scritte all’inizio della sua carriera — ne esaltano la vocazione a mostrare gli Stati Uniti, anzi l’umanità, attraverso le lenti del grottesco, del noir, dell’horror.