Il 28 luglio 1981 Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista Italiano rilasciò una celebre intervista al direttore de "la Repubblica" in cui sottolineava tematiche che oggi, a 27 anni di distanza, tornano ad essere drammaticamente attuali : l'Austerità nei consumi e la Questione morale nella politica.
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Il primato degli annunci all’Italia del cavaliere
La riforma costituzionale della giustizia non è dunque uno dei tanti spot dei quali è lastricato il percorso berlusconiano allo scopo di tenere alti i sondaggi con i fuochi d´artificio degli annunci che si susseguono uno all´altro. Berlusconi vuole costruire una Costituzione della maggioranza.
Campane d’allarme e trombe stonate
...fu l´allora giovane liberale Luigi Einaudi a propugnare (era il 1911) un´imposta unica basata sui consumi e un´imposta patrimoniale di successione che al di là d´una certa soglia di reddito passasse i patrimoni con un´aliquota del 50 per cento da impiegare per ridistribuire socialmente la ricchezza. Forse, con un secolo di ritardo, ci si sta dirigendo verso soluzioni di questo tipo. Lo chiameremo ancora capitalismo? Oppure come?
Una manovra inesistente
Ci sono tre possibili soluzioni a questo problema. 1. Tagliare gli sprechi e devolverli al sostegno duraturo dei salari, cioè ad una vera e propria redistribuzione del reddito. Ma i tagli sono stati già effettuati nella Finanziaria e con tutt'altra destinazione. 2. Tassare i redditi miliardari, le innumerevoli rendite esistenti, i redditi sommersi. 3. Puntare sulla crescita e sulle nuove risorse tributarie che essa determinerebbe.
Le bugie nel palazzo, le risse nel cortile
Queste risse di cortile sono deprimenti, specialmente in una fase di crisi mondiale che vorrebbe un'opposizione compatta e responsabile, non distratta da beghe interne e capace di offrire all'opinione pubblica risposte convincenti e di formulare in Parlamento contributi per la soluzione dei problemi che incombono.
L’assalto al futuro della nuova generazione
Il diritto è quello che si legge nell´articolo uno della Costituzione: «La Repubblica italiana è fondata sul lavoro». […..] Tutti quelli che seguono sono diritti ai quali la Costituzione conferisce dignità e tutela giuridica, ma nessuno dei quali è definito come fondamento del patto nazionale. Il lavoro non è soltanto un diritto ma è anzitutto un valore.
Salviamo l’arte dal federalismo
Anche il fondatore di Repubblica interviene per difendere e ragioni della tutela, messe a rischio da un mainstream demagogico e mercantile.
L’esempio di Einaudi
Il presidente Napolitano ha riproposto all'attenzione degli italiani la sua figura di liberale senza aggettivi, cattolico nel privato, laico di stretta osservanza nel pubblico. Un modello di grande attualità anche oggi
Rivoluzione possibile
L'attualità dei classici come Valéry ci indica un percorso per riappropriarci della nostra libertà. E in questi giorni ci si offre l'occasione