È una forza democratica che contrasta discriminazioni e privilegi. Ma prima di essere riconosciuto va alimentato. Il ministero dell'Istruzione dovrà costruire le condizioni perché a tutti i bambini, a partire dai più svantaggiati, sia garantito il diritto costituzionale ad avere le risorse per il pieno sviluppo della personalità, capacità incluse
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Anche in Italia la dinamica familiare è cambiata I single sono il prodotto dell’instabilità di coppia
Non è cambiata solo la demografia sono cambiati i comportamenti. Nel Nord Europa i dati sono più alti dei nostri, ma per motivi diversi
La dote ai giovani, scelta di equità
Rendere più equo il sistema di tassazione
L’emergenza sociale deve essere la priorità, altrimenti vinceranno non voto e populismo
Precarietà, indigenza, diseguaglianze: la “corsa al centro” rischia di relegare questi temi ai margini
L’Italia povera dell’Istat e la sfiducia dei cittadini
Tra i molti e interessanti dati che emergono dal quinto round dell’indagine dell’Istituto sulle condizioni di vita e lavoro in Europa di Dublino su “vivere, lavorare e Covid 19” due mi sembrano particolarmente preoccupanti. Il primo è la netta diminuzione della fiducia dei cittadini europei nei loro governi, nella polizia e nei media.
Ius scholae, una questione di civiltà
Chi studia nel nostro paese è un cittadino italiano. La maggioranza degli elettori dei partiti attualmente al governo, salvo quelli della Lega, è favorevole all’introduzione dello ius scholae. Ma anche tra gli elettori della Lega i favorevoli sono poco meno della metà: il 48%.
Povertà, i divari che crescono
I dati confermano che Nord e Sud del Paese sono sempre più distanti, e le donne con figli in casa sempre più penalizzate. Il 2021 è stato l’anno dell’inizio della ripresa post-pandemica, con la diminuzione dei tassi di disoccupazione e inattività, un rialzo dei consumi e, soprattutto, il mutamento di orizzonte consentito dai fondi per il Pnrr
Quando il lavoro non dà più dignità
Nella Repubblica fondata sul lavoro non esiste solo una grande questione salariale che rischia di diventare esplosiva con tassi di inflazione che si mangiano fette sempre più ampie di salari già troppo modesti. C’è anche la questione che per troppe persone, specie se giovani di ambo i sessi o donne di ogni età, il lavoro non è fonte, per quanto non esclusiva, di identità, una modalità positiva di collocazione di sé nel mondo e nelle relazioni sociali, di riconoscimento del proprio valore.
I veri nemici del lavoro
Sul Reddito di Cittadinanza
Perché serve il salario minimo
Non è sufficiente da solo a contrastare la povertà, ma riduce le diseguaglianze tra lavoratori dipendenti. E rafforza le aziende più virtuose