La Pandemia ha imparato a scrivere

In principio furono «La peste» di Camus e «Cecità» di Saramago i titoli ai quali ci siamo rivolti per capire che cosa sta succedendo: perché anche la letteratura ha qualcosa da dire in tempi di lockdown, non soltanto saggi lucidi e profetici come quelli di Quammen e Kermode. Poi sono arrivati i resoconti della quarantena e intorno alla quarantena: così tanti che l'editore francese Gallimard ha implorato che si scrivesse di meno e si leggesse di più