Regole, consumi, burocrazia: a suscitare rabbia e diffidenza è la narrazione che si fa dell'Europa. Ma lo spazio culturale del Continente è sempre stato più ampio di quello politico ed economico. E da Joyce a Picasso, da Breton a Pasolini, si nutre di quel che è al di là dei suoi confini. Dove "il mondo non finisce, ma si chiarisce"