Lo Stato assume il compito di fornire l´infrastruttura della rete Internet che non è più finanziata dalla pubblicità (col beneficio di una diminuzione dell´inquinamento dovuto alla contrazione dei consumi «indotti» da quella); ma dalle tasse, che la collettività decide democraticamente di pagare per massimizzare il bene pubblico dell´informazione. In tal caso non esiste più un problema di free riders. La libera circolazione dell´informazione fornita dalla rete, anziché costituire un danno per i fornitori privati, soddisfa pienamente lo scopo del fornitore pubblico