Per il suo romanzo, che racconta la storia di un corpo sbagliato, la scrittrice nel 1966 venne condannata per oscenità. E annulla servi la testimonianza di Ungaretti. Amata da De Beauvoir, anticipò Lonzi
Mira studia all'accademia di Belle Arti e il padre ha promesso di comperarle, un giorno, il colore puro. Ma lui muore e per lei, nonostante abbia incontrato l'amore, tutto diventa assurdo, difettoso, senza senso
Ungherese, sfuggita all’occupazione sovietica, ha trovato nel francese la propria lingua di autrice, ma mai accomodandosi. Il suo capolavoro è la “Trilogia della città di K” dove scrittura e vita si confondono
Il padre muratore partì da un borgo abruzzese per fare fortuna negli Usa La madre, invece, aveva origini lucane. La sua fu un’infanzia turbolenta Poi, con i libri, il successo. A partire dal capolavoro “Chiedi alla polvere”