Cisono due regioni nel genoma umano che aumenterebbero il rischio di ammalarsi di coronavirus in modo serio. Una di queste regioni, sul cromosoma 9, ha a che fare con i gruppi sanguigni: il gruppo A s’assocerebbe a una malattia più severa (lo avevano visto i ricercatori cinesi, lo conferma il «New England Journal of Medicine»).Ma nel genoma c’è una regione più interessante: si trova sul cromosoma 3, è l’eredità dell’incrocio tra Sapiens e Neanderthal. Il più serio fattore di rischio sembra che l’abbiamo ereditato, dice ora una ricerca su«Nature», da questi ultimi. Ecco come
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La salute è di tutti: il vaccino socialista
La verità — scrive Giuseppe Remuzzi — è che l'emergenza ha fatto riscoprire la funzione del «pubblico servizio». Cioè: i servizi pubblici di base—virus o non virus — devono essere disponibili per tutti: elettricità, acqua, cibo, medicine... Leggete per esempio cosa scrive Slavoj Zizek. E cosa pensa «Lancet» del suo libro «Pan(dem)ic!»
Proteggi gli altri, proteggerai te stesso
Almeno una cosa ci sta insegnando l’emergenza del coronavirus(non il primo nella storia dell’umanità e certamente nemmeno l’ultimo): la capacità di tutto il mondo scientifico di collaborare nella ricerca di una soluzione
La democrazia diffusa
Gli studiosi della politica la chiamano «democrazia deliberativa» per indicare un’elaborazione delle decisioni da parte dei cittadini in prima persona e non mediante rappresentanza. Ricerche recenti sostengono che, davanti al bombardamento mediatico, la qualità delle informazioni e l’allargamento del processo decisionale possono salvare la democrazia. Ecco che cosa già succede in alcuni Paesi
Il sesso debole è fortissimo
Biologia evolutiva Un gruppo di ricercatori di sei università americane ha scoperto che donne in gravidanza sottoposte a stress tendono a partorire soprattutto figlie femmine. Perché? Perché le femmine hanno maggiori capacità di resistenza
L’occasione non fa l’uomo ladro
Un elaborato esperimento in diverse nazioni riportato da «Science» rivela che siamo più onesti del previsto
Uno non vale uno
Le società democratiche hanno un guaio. È un guaio relativo, eppure ce l’hanno. In democrazia conta il parere dei più, ma se ti interessa sapere quanto è lontano Saturno, il «parere» di un astronomo vale più di mille che provano a dire la loro. Ecco come ci si può difendere dall’invasione di notizie fasulle e dalla folla di «opinionisti» per passione o per mestiere
Le crisi economiche fanno bene alla salute Ma non ai poveri
Comportamenti L’economista Christopher Ruhmha studiato le conseguenze delle recessioni sui cittadini: nei periodi di difficoltà molti stanno meglio, ma per una minoranza di persone le malattie aumentano. Diminuiscono gli incidenti sul lavoro e quelli stradali; si guida meno e dunque migliora la qualità dell’aria;si riducono le malattie respiratorie e cardiache; si risparmia su fumo e alcol, si cucina a casa. Però... Ai più poveri succede il contrario: si beve e si fuma di più e la perdita dello stipendio rende difficile l’accesso ai farmaci
+1% di migranti secondo la rivista «Lancet» equivale a… +2% di ricchezza
La più grande rivista di medicina d’Europa ha chiamato a raccolta venti studiosi— sociologi, economisti, antropologi, esperti di salute pubblica— da tredici Paesi con l’obiettivo di analizzare i fenomeni migratori. Il risultato è un dossier di cinquanta pagine che ribalta molti luoghi comuni. E afferma, per esempio, che «gli immigrati contribuiscono all’economia dei Paesi d’arrivo più di quanto costino»
No, la sanità privata aiuta la sanità privata
Ma salute e mercato («e il mercato di cui parliamo è finanziato per l’80% da fondi pubblici»)— replica Remuzzi— non vanno d’accordo. «Il mercato tende ad aumentare la produzione e il fatturato; il pubblico ha come primo obiettivo ridurre il fatturato attraverso la prevenzione: meno protesi, meno dialisi, meno chirurgia coronarica...»