L’esperienza della fine comincia sin dall’inizio
Archivio articoli per autore, di: recalcati - pagina 3
L’evaporazione della politica
L'astensionismo ha diversi significati ma tutti portano a un discredito della vita pubblica
Dalla Russia di Vladimir Putin alle elezioni italiane, perché la politica diventa nostalgia
Quando il presente è incerto, il riferimento al passato serve ad alimentare l'illusione di poter uscire dalla crisi ripristinando un ordine antico. Ma il rischio è quello di mettere al centro la paura
Pasolini e quell’errore di scambiare il pacifismo con il diritto alla pace
Quello in Ucraina non è un conflitto simmetrico. Non esiste una pace nel nome dell’ingiustizia
La seduzione sovietica
La nostalgia dell'Urss in una parte della sinistra tra anti-europeismo e anti-americanismo ai tempi dell'invasione ucraina
La tribuna cinica della televisione
La diagnosi di Pasolini sulla televisione nell’Italia degli anni Sessanta-Settanta era severa: asservita al nuovo tecno-fascismo, operava uniformando conformisticamente le coscienze al “sistema dei consumi”. Una nuova religione - quella pagana e permissiva del consumo compulsivo - trovava in essa il suo megafono ideologico. I vari talk show che hanno oggi monopolizzato il dibattito politico nel nostro paese rivelano il carattere datato di questa diagnosi.
Quando il lavoro si trasforma in divinità pagana
Freud pensava che il compito di una psicoanalisi fosse quello di rendere possibile a un essere umano amare e lavorare.
La psicologia del dittatore
Vede una sola versione della Verità che trae forza da una vocazione profondamente paranoica: il sentimento di accerchiamento e di minaccia incombente sulla propria vita e sul proprio sistema di potere ne è la rappresentazione
L’allucinazione della guerra
Se si rileggono le riflessioni di Freud sulla guerra e la morte pubblicate nel 1915, nella drammatica congiuntura legata allo scoppio della prima guerra mondiale, non può sfuggire come il loro punto di partenza sia costituito dalla coincidenza che egli stabilisce tra lo “straniero” e il “nemico”
La cecità della guerra
Putin e l’ideologia